05 aprile 2017

Castagne, maggiori tutele in Campania

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Le castagne saranno maggiormente tutelate in Campania. Il Consiglio Regionale ha infatti approvato nei giorni scorsi la questione di fiducia posta dal presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca al collegato alla legge di Stabilità regionale (“Misure per l’efficientamento dell’azione amministrativa e l’attuazione degli obiettivi fissati dal DEFR 2017. Collegato alla stabilità regionale per il 2017”). All’interno del testo diverse norme che riguardano l’Irpinia, a partire dallo stop alle trivelle nei territori ricchi di acque, alla salvaguardia delle sorgenti e delle falde acquifere dell’appennino.

La presidente del Parlamentino campano, Rosetta D’Amelio, commenta: “Abbiamo approvato in Consiglio regionale il collegato che contiene una serie di norme attese da tempo…Abbiamo anche accolto le richieste dei produttori di castagne e delle associazioni di categoria, riconoscendo i castagneti come alberi da frutto in coltura. Prima erano considerati boschi. Questo consentirà di accedere alle risorse del Piano di Sviluppo Rurale e di dare un contributo alla lotta al cinipide e alla ripresa di un segmento importante dell’economia campana e irpina”.

Il consigliere regionale Maurizio Petracca aggiunge: “Il collegato alla Legge di Stabilità 2017 appena licenziato dal Consiglio Regionale contiene a mio avviso diversi provvedimenti utili e che vanno nella direzione di creare condizioni di crescita per la Campania. Nello specifico – continua Petracca – faccio riferimento, per l’agricoltura, alla norma che riclassifica i castagneti e li inserisce nella categoria dei frutteti con tutti i vantaggi che questa previsione comporta sotto il profilo ambientale ed economico, non ultimo per le opportunità legate anche alla nuova programmazione comunitaria. Sempre in materia di agricoltura importante anche la disposizione che istituisce la Banca della terra campana dove confluiscono tutti i terreni agricoli non utilizzabili per finalità istituzionali che possono essere impiegati per promuovere, ad esempio, l’insediamento di nuove aziende agricole”.

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