02 febbraio 2023

Castagne: preoccupa il male dell’inchiostro

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Per un problema che è stato ormai archiviato, ne sta arrivando un altro che rischia di essere peggiore. L’allarme è stato lanciato in un’intervista a myfruit.it da Maurizio Canessa, presidente dell’associazione Castanicoltori del Levante Ligure, realtà che aggrega una trentina di produttori della Val di Vara (La Spezia).

“Il cinipide – spiega Canessa – non è sparito completamente dai castagneti, ma è stata raggiunta una situazione di equilibrio. Il problema più grande oggi è un altro ed è noto come male dell’inchiostro. Si tratta di una patologia molto grave, causata da un fungo che aggredisce l’apparato radicale e provoca inesorabilmente la morte della pianta nel giro di tre o quattro anni”.

La cosa grave, è che oggi manca una soluzione. “Al momento – conferma Canessa – un rimedio non c’è. Tanto che il problema sta riguardando un po’ tutta Italia e pure dalle nostre parti, in Val di Vara, ha già provocato danni pesanti, con interi versanti che ne sono stati colpiti. Tuttavia, proprio perché c’è scarso interesse attorno a questo problema, mancano dati precisi sulla sua diffusione. Invece, esso andrebbe affrontato e studiato a livello accademico, per cercare di trovare una soluzione. Ciò che sappiamo, è solo che il male dell’inchiostro è diventato ancora più virulento in concomitanza con la diffusione del cinipide”.

A parte tale questione, che non è affatto di poco conto, il 2022 si è chiuso con moderata soddisfazione per i castanicoltori del levante ligure. “La produzione – chiude Canessa – è stata abbondante, ma c’è stato anche tanto scarto. Al contempo, i prezzi sono calati rispetto all’anno precedente. L’unico modo per difendersi da questa situazione, è stato produrre farina di alta qualità. Il prodotto di nicchia, ancora una volta, ha infatti trovato mercato, mentre la farina più commerciale ha incontrato maggiori difficoltà”.

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