Annus horribilis per la castanicoltura campana. Secondo quanto ha riferito in questi giorni il quotidiano Il Mattino, si prevede un crollo della produzione che complessivamente potrà essere nell’ordine del 60 – 70%, con punte del 100% per la varietà precoce “Tempestiva”. Ancora una volta, i maggiori imputati di tale situazione sono due: il cinipide da un lato e la siccità dall’altro. Il sindaco di Roccamonfina (CE), Letizia Tari, ha commentato nel servizio citato: “E’ un evento di una gravità eccezionale che mette seriamente a rischio il futuro di aziende con ripercussioni pesanti non solo sull’occupazione, ma in caso di abbandono dei castagneti, anche su paesaggio e dissesto idrogeologico. Ci sono tutti gli elementi per un intervento straordinario da parte della Regione e dei vari ministeri interessati per un aiuto alla nostra comunità”. In nord Italia, e in particolare in Piemonte, ci sono invece segnali di una regressione del cinipide e di un aumento di produzione rispetto allo scorso anno.
03 ottobre 2012
Castagne, raccolta disastrosa nel casertano
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