Gli effetti del cinipide del castagno si stanno rivelando sempre più disastrosi. L’allarme arriva dal viterbese, in particolare dalla “Cooperativa Agricola Produttori Castagne di Vallerano, Canepina, Monti Cimini”, ovvero la zona della castagna DOP di Vallerano e di quella che ha chiesto un’altra DOP per la “Castagna dei Monti Cimini”. A parlare in una lettera aperta è Angelo Bini, presidente della cooperativa citata, che scrive: “Raccolta di castagne appena iniziata e già finita con produzione media molto bassa ed in alcune aziende pari a zero. E’ ormai assolutamente necessario risarcire i produttori dei danni subiti dal cinipide importato da altri. Inoltre, poiché la debolezza degli alberi ha indotto altre situazioni patogene, occorre incentivare la coltivazione biologica integrale per evitare i trattamenti fitosanitari di Cidie e Balanino che danneggiano la diffusione del Torymus Sinensis. Occorre inoltre l’assoluto divieto di caccia nelle zone castanicole perché mentre i Nematodi si cibano delle larve che svernano nel primo leggero strato del suolo gli uccelli si cibano delle larve che svernano in superficie o nel suolo o nei tronchi degli alberi…Ci auguriamo che Enti Locali, Regione Lazio e Ministero dell’Agricoltura che già hanno iniziato ad operare concretamente per affrontare i nostri problemi prendano fattivamente in considerazione le nostre proposte”.
11 ottobre 2011
Castagne, raccolta disastrosa nel viterbese
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