Per la produzione di castagne in sud Italia, il cinipide rappresenta ancora un problema molto grave. A segnalarlo è Coldiretti Campania, che spiega: “La crisi della castagne in Campania è ancora nel vivo. L'attacco violento del cinipide del castagno ha prodotto danni enormi, anche se il coleottero è stato contrastato da lanci massicci dell'antagonista naturale il Torymus sinensis. Al Ministero per le Politiche agricole sarà presto convocato il tavolo nazionale del castagno, mentre Coldiretti Campania ha inviato un corposo documento al presidente della commissione agricoltura del Consiglio regionale per la Campania, contenente otto proposte su come fronteggiare il fenomeno; sono molto orientate sul Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020, ma anche su una nuova legge regionale per le buone pratiche agricole in castanicoltura e la richiesta a Regione Campania, da formalizzarsi al Mipaaf, di classificazione nazionale delle aree a bosco o frutteto di castagno. La coltivazione del castagno da frutto – prosegue Coldiretti – costituisce una delle principali fonti di reddito di molte aree montane delle province di Avellino, Caserta e Salerno”.
Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, ha poi aggiunto: “Il castagno riveste una rilevanza economica e sociale notevole in molte aree collinari e montane, dove svolge un ruolo fondamentale anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. Prima della crisi del cinipide, che ha decimato i raccolti, oltre il 50% della produzione potenziale nazionale di castagne era campana. Per tornare alle quantità pre-crisi occorre affrontare i tempi necessari affinché la lotta biologica produca i suoi effetti”.
Ecco poi le 8 proposte di Coldiretti Campania
- attivare la misura 4 del Psr 2014/2020, dando priorità alle aziende castanicole negli investimenti agronomici.
- attivare a stretto giro la misura 5, per il ripristino del potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali
- attivare la misura 1 del Psr Campania sul trasferimento di conoscenze.
- bandi sulla misura 2, relativa ai servizi di consulenza.
- attivare la misura 16.6 che agevola la produzione di energia rinnovabile da biomassa.
- concludere a breve le istruttorie per le calamità 2012 e 2014 a valere sul decreto legislativo 102, contenenti anche le domande per i danni da cinipide.
- avviare l’iter per una nuova legge regionale sulla castanicoltura, che regolamenti le buone pratiche agronomiche.
- un appello alla Regione affinché solleciti il ministero nella classificazione definitiva del castagno come essenza forestale o frutticola.