05 gennaio 2017

Castagno, il Piemonte vuole rilanciarlo

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Rilanciare l’albero del castagno, sia per i suoi frutti sia per il suo legno. In tale ottica nei giorni scorsi, presso Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, si è svolto un incontro proprio per parlare di questo tema. A darne notizia è il quotidiano La Stampa, che spiega tra l’altro: “Impegnati al tavolo, coordinato dalla Regione, anche l’Università degli studi di Torino, l'Ipla (istituto per le piante da legno e l’ambiente) ed i rappresentanti di Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani)”. Lido Riba, presidente di Uncem Piemonte, ha poi dichiarato al quotidiano piemontese: “Questo piano si sviluppa su più fronti: dal rilancio di un nuovo marketing del frutto, alla lotta alle malattie di questi alberi, ad un miglior utilizzo del legno (sia per scopi artigianali che energetici) fino ad una corretta certificazione forestale”.

Marco Corgnati, funzionario del settore foreste della Regione Piemonte, ha aggiunto: “Questo comparto presenta buone prospettive di mercato: molti Paesi europei ed extraeuropei stanno investendo ingenti risorse nella castanicoltura da frutto e da legno. Il Centro Regionale di Castanicoltura ha prodotto un documento, il “Masterplan Castagno Piemonte”, a partire dal quale Enti locali e Gal potranno fare riferimento per la progettazione di interventi pilota di interesse locale».

Un ruolo importante nello sviluppo del castagno lo avrà, tra le varie province piemontesi, quella di Biella. “Vero è che da tempo il biellese – scrive La Stampa – sta sfruttando questa risorsa: una decina d'anni fa è nata, grazie all'impegno delle ex Comunità Montane, della Provincia di Biella e dell'Associazione Biellese del Castagno il Progetto integrato di valorizzazione del castagno biellese con l’obiettivo di creare un’unica filiera legata alla coltivazione di questa pianta. Nel 2011 è stato creato il marchio «Castagna Biellese» che, all'interno della cooperativa agricola Orto nel Bosco, si è occupato della lavorazione e della commercializzazione del frutto. Ed infine, lo scorso mese, alle castagne sotto grappa o rhum (detti i “Plini alegri”) confezionate dai volontari della Pro Loco di Vaglio Pettinengo, è stato conferito il titolo «Deco», la denominazione comunale destinata a valorizzare i prodotti tipici di un territorio”.

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