C'è chi è riuscito a essere più preciso nella classificazione delle ciliegie, chi ha migliorato il rendimento della linea e chi ancora ha diminuito gli scarti. C'è soddisfazione in casa Unitec, realtà di riferimento nel panorama italiano e internazionale nella progettazione e realizzazione di tecnologie per la lavorazione e classificazione della qualità dell’ortofrutta, per i risultati raggiunti da molti clienti francesi che hanno utilizzato Cherry Vision 3.0, la nuova la tecnologia dell'azienda romangola dotata di una maggiore intelligenza che può consentire una classificazione completamente automatica.
Thomas Coignat, titolare di Cerifrais, centrale di spedizione e confezionamento francese specializzata in ciliegie, Yann Faury, proprietario di Faury, Centrale Ortofrutticola della Provenza, o ancora Romain Ruel, al timone dell'omonima Ruel, realtà francese da sempre dedita alla produzione e lavorazione di ciliegie, sono alcuni dei produttori che Unitec cita come esempi vincenti dell'utilizzo della nuova tecnologia, soddisfatti dei risultati raggiunti durante l'ultima campagna.
Tra i vantaggi di Cherry Vision 3.0 i clienti evidenziano la possibilità di “suddividere i frutti in una molteplicità di classi, in funzione di svariati parametri indipendenti l'uno dall’altro”, permettendo di dar vita a delle “classi idonee a diversi canali di distribuzione e commercializzazione. L’utilizzo della tecnologia Cherry Vision 3.0 porta, quindi, anche all’apertura a nuovi e più redditizi sbocchi di esportazione – afferma l'azienda – perfino in mercati lontanissimi dal luogo di lavorazione, in quanto permette di selezionare e inviare a quei mercati solo i frutti idonei a viaggiare per molti giorni”.
Cherry Vision 3.0 permette anche “di rilevare con estrema precisione la presenza di spaccature o lesioni sul fondo del frutto (i cosiddetti danni apicali): un plus tecnologico importantissimo e che si rivela fondamentale nelle stagioni caratterizzate da intense piogge”.