C’è una relazione tra il potere d’acquisto delle famiglie italiane e la scelta di dove fare la spesa? È quello che si è chiesto Conad Adriatico che ha commissionato una indagine ad hoc sull’argomento a Quaster, che ha esaminato i comportamenti dei cosiddetti decisori d’acquisto delle famiglie in rapporto al grado di benessere percepito. Ne parla il numero di maggio di MarkUp, che rivela come il valore degli acquisti negli Iper e supermercati aumenti al crescere delle condizione di sicurezza e stabilità economica, mentre la relazione è inversa nel caso dei discount e, quindi, gli acquisti aumentino in questo canale al crescere dell’incertezza economica percepita.
È interessante il caso dei mercati rionali: se coloro che hanno maggior sicurezza economica li frequentano soprattutto per il vasto assortimento, anche di frutta e verdura, le fasce più deboli e povere li prediligono perché i prezzi variano a seconda degli orari e, quindi, a fine giornata ci sono sconti anche elevati, tanto che molti dichiarano come “non sono rari i casi in cui i prodotti di frutta e verdura sono più economici rispetto al supermercato”.
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