11 ottobre 2018

Chiusure domenicali. Conad in Parlamento per ribadire il suo “no”

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Prosegue la battaglia di Ancd Conad contro la proposta di legge, annunciata dal Governo, che dovrebbe imporre lo stop alle aperture domenicali, e nei giorni festivi, agli esercizi commerciali. Il 9 ottobre l'Associazione nazionale cooperative dettaglianti Conad ha portato le proprie ragioni in Parlamento dove i rappresentanti sono stati ascoltati in audizione alla Camera nella X Commissione Attività produttive

Ancd Conad ha ribadito ai parlamentari la sua contrarietà a ogni ipotesi di riforma che preveda limitazioni rispetto alla normativa attuale: riforma, hanno detto i rappresentanti dell'Associazione, che avrebbe ricadute negative non solo sulle imprese che operano nella grande distribuzione organizzata, con inevitabili conseguenze sull'occupazione, ma anche sui consumi e sul Pil del Paese.

Il tema delle chiusure domenicali riguarda molto da vicino anche il sistema Conad, che attualmente conta 3.149 punti vendita e 52.762 addetti, con un fatturato di 13 miliardi di euro (al 31 dicembre 2017 ). Nel  2017  le aperture domenicali hanno coinvolto 1.334 negozi, pari al 42,3% del totale,  richiedendo l'impiego di circa 25mila addetti, circa il 47% del totale, che hanno ricevuto la maggiorazione per lavoro domenicale prevista dal contratto nazionale. Sul totale dei punti vendita aperti la domenica, 820 sono rimasti aperti solo al mattino. Il fatturato complessivo annuo realizzato durante le aperture domenicali, secondo i dati Ancd, ammonta a 1 miliardo e 476 milioni di euro,  che corrisponde all'11,3% del fatturato totale 2017. Rispetto al 2016,  il fatturato domenicale è aumentato del 16%.

L'Associazione dei dettaglianti Conad ha sottolineato inoltre che, stando a indagini condotte nelle ultime settimane, i consumatori dimostrano un alto grado di apprezzamento nei confronti delle aperture domenicali.

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