Nell’arco di dieci anni Commercianti indipendenti associati ha raddoppiato le proprie vendite ai soci, passando da 751 a 1490 milioni di euro. Il dato è stato presentato in occasione dell’assemblea di bilancio della cooperativa, che per il secondo anno consecutivo si è svolta in videoconferenza. Sono intervenuti il presidente, Maurizio Pelliconi, e l’amministratore delegato, Luca Panzavolta.
Il 2020 è stato un anno difficile e complicato, ma la pandemia non ha fermato la crescita di Commercianti indipendenti associati, che nel corso dell’anno ha completato il percorso di acquisizione dei negozi ex Auchan, registrando un +3% delle vendite ai soci in omogeneo e +26% con lo sviluppo.
I numeri della cooperativa
I punti di vendita sono oggi 277, per una superficie di oltre 295mila metri quadrati di vendita. Alle casse sono stati battuti 82,3 milioni di scontrini per un valore al dettaglio di 2,2 miliardi di euro, che salgono a 2,3 inclusi i “concept” come distributori di carburante, pet store, parafarmacie e ristoranti. La crescita delle vendite della rete è stata pari al 3,5% in omogeneo e del 29,5% in assoluto. Risultati che contribuiscono ad affermare Conad come prima catena distributiva del Paese, con il 15,01% del mercato.
Per quanto riguarda Cia-Conad il patrimonio netto nel 2020 ha superato i 770 milioni di euro, mentre il valore aggiunto generato è stato di oltre 126 milioni di euro.
Nel complesso lavorano in negozi, cooperativa e società del sistema circa 10.900 persone, in crescita di oltre 2.200 unità sull’anno precedente. Si conferma la netta prevalenza di contratti a tempo indeterminato (oltre il 90%) e di forza lavoro femminile (circa i due terzi).
L’acquisizione Auchan
Nel corso del 2020 è stata completata l’acquisizione Auchan, con il cambio di insegna di 32 punti di vendita che si sono aggiunti ai 25 già convertiti nel 2019. Nel biennio 2019-200 Cia-Conad ha rilevato 58 negozi (57 a marchio Auchan e 1 Carrefour): 27 in Lombardia, 16 nelle Marche, 10 in Veneto, 4 in Romagna e 1 in Friuli Venezia Giulia. I negozi sono stati riaperti dopo interventi di ristrutturazione e la gestione è stata affidata a società costituite anche da parte di dipendenti della rete.
La responsabilità sociale
Nel triennio 2018-2020 Cia-Conad e la rete dei soci hanno destinato più di 13,4 milioni di euro alle comunità locali in cui operano: 5,7 sotto forma di erogazioni e sponsorizzazioni, 7,7 sotto forma di recupero di merci e derrate alimentari per il last minute market e le onlus che contribuiscono al sostegno alimentare delle fasce più fragili della popolazione.
La rete al 31/12/2020
In totale i negozi della rete Cia-Conad al 31/12/2020 erano 274, a cui si aggiungono 69 “concept store” (bar e ristoranti, parafarmacie, distributori di carburante, pet store e ottici). I territori di riferimento sono Romagna e San Marino (132 negozi), Marche (54), Veneto (36), Friuli Venezia Giulia (25), Milano e Lombardia (27). I punti vendita sono articolati nei canali Spazio Conad (15), Conad Superstore (32), Conad (53), Conad Spesa Facile (21) e Conad City (153).
Un anno importante e difficile
“Il 2020 — dichiara l’Ad di Cia-Conad, Luca Panzavolta — è stato ovviamente l’anno del Covid, ma per noi di Cia anche l’anno del completamento di un importante percorso di sviluppo avviato nel 2019 con l’acquisizione Auchan. Eravamo tutti impreparati a quanto successo da febbraio in poi: la Gdo ha dato un servizio fondamentale, garantendo un presidio positivo del territorio. Stare aperti e riforniti è stato un tratto di normalità e una occasione per infondere sicurezza alle persone. Per questo credo sia doveroso un ringraziamento a tutte le socie e i soci, le addette e gli addetti di punto vendita che non si sono sottratti, unitamente ai dipendenti Cia”.
“Difficile fare previsioni sulla ripresa – continua Panzavolta – per quanto con la vaccinazione in corso l’auspicio sia di tornare presto a condizioni di una ritrovata nuova normalità. Siamo attenti a cogliere quanto la pandemia ci ha consegnato in termini di nuove abitudini di spesa, sia per quanto concerne un’offerta commerciale sempre più vocata a prodotti di provenienza certa, filiera corta e locale, sia sul fronte dei servizi aggiuntivi, quali la spesa online; al negozio si chiederanno sempre più anche cose nuove e diverse, la capacità di essere uno spazio non solo di acquisti ma di ritrovata socialità e risposta ad alcuni bisogni centrali di spesa e di vita”.
I consumatori e il Covid
Vicinanza e sicurezza: due parole d’ordine che la pandemia ha consegnato come prioritarie, insieme alla necessità di assicurare una spesa a prezzi competitivi.
Per questo Conad ha aumentato il numero di fornitori locali, passati a 603, oltre duecento dei quali direttamente coinvolti in un’offerta distintiva come quella del progetto “SiAmo”.
Nel 2020 lo Spesa Facile di Pordenone è stato giudicato da Altroconsumo come il negozio più conveniente d’Italia, con un risparmio massimo di oltre mille euro. Punti di vendita Conad della rete Cia sono risultati i più convenienti anche nelle piazze di Pesaro-Urbino, Ravenna, Rimini, Trieste, Udine e a Milano, dove il Conad di Corso Lodi consente oltre 1.700 euro di risparmio annuo.
È aumentato anche il ricorso alla spesa online, per il quale si prevede ulteriore crescita anche dopo l’emergenza sanitaria. Consolidato il rapporto con la app Everli; sul tema è al lavoro il Consorzio nazionale con un proprio progetto.
Conad Card e prodotto a marchio
Nel 2020 Conad Card ha compiuto 30 anni e premiato i clienti fedeli fin dalla nascita (un centinaio). Oggi Conad Card viene utilizzata da oltre 150mila consumatori della rete Cia: fu ideata in Romagna e proprio a Forlì ha sede la società che la gestisce per tutto il territorio nazionale, dove fidelizza oltre 300mila clienti su più di 2.200 punti vendita. Quello spirito innovativo si ritrova in Conad Pay, un borsellino elettronico realizzato in collaborazione con Nexi e Masterpass.
Il prodotto a marchio Conad ha continuato la sua crescita, incide per il 36,8% negli acquisti da parte dei clienti della rete Cia, a fronte di un 30,2% del dato medio Conad.
La nuova palazzina uffici
Completamente autosufficiente in termini di consumi energetici, grazie al potente impianto fotovoltaico di cui sarà dotata: prende forma la nuova palazzina uffici di via Navicella, a Forlì, pur a fronte di un rallentamento del cantiere causato dal Covid. L’edificio rispetta i canoni di sostenibilità ambientale, con soluzioni impiantistiche di ultima generazione per la riduzione delle dispersioni e dei consumi energetici, con sistemi di riscaldamento e raffrescamento a soffitto e lamelle frangisole nei rivestimenti esterni per abbattere la necessità di climatizzazione.
Fonte: Cia-Conad