Le previsioni di crescita dell'export ortofrutticolo biologico cileno sono particolarmente ottimistiche. È quanto afferma Asoex, l'Associazione Cilena degli esportatori di frutta e verdura alla luce degli ultimi dati diffusi che confermano un trend positivo già in atto dal 2015.
E, sicuramente, l'accordo firmato tra Cile e Comunità Europea, che di fatto riconosce la reciprocità delle norme che regolano il biologico nei due Paesi, è uno dei motivi principali che porta i vertici di Asoex ad essere certi delle crescita di questo settore. “Con la firma di questo accordo, il Cile è diventato uno dei primi paesi extraeuropei ad avere un accordo di reciprocità con l'UE – afferma Charif Christian Carvajal, direttore marketing di Asoex per l'Europa e l'Asia -. In termini pratici, qualsiasi esportatore cileno che è conforme alla certificazione biologica in Cile è anche in grado di utilizzare il logo bio dell'UE sul suo imballaggio. Siamo diventati il primo paese al di fuori dell'Unione europea ad avere questo tipo di riconoscimento”.
Potenzialmente, oggi, ci sono 223 esportatori cileni coinvolti nel settore ortofrutticolo, secondo i dati di ProChile. Il prodotto che più di altri identifica l'export ortofrutticolo di questo Paese, anche nel comparto biologico, sono certamente i mirtilli: tra il 2015 e il 2016 le sue vendite al di fuori del Cile sono cresciute del 983%, ed anche quelli bio, compresi i lamponi, vedono crescere notevolmente i volumi esportati. Andrés Armstrong, direttore esecutivo del Chilean Blueberry Committee ha dichiarato che le esportazioni di mirtilli bio nel 2017 hanno raggiunto le 5.000 tonnellate e il trend continua a crescere, con richieste arrivano in particolare modo da Europa e Usa.
Gli ultimi dati (aggiornati al 2 luglio 2017), vedono le esportazioni di prodotti biologici freschi del Cile ammontare a 18.150 tonnellate, di cui il 76% è verso gli Stati Uniti e il 21% verso l'Europa. La maggior parte delle esportazioni di frutta biologica sono state ricoperte da mirtilli, mele e kiwi.
Asoex, infine, sta ora sondando la possibilità di promuovere ulteriormente i prodotti biologici cileni alle fiere nei prossimi mesi, a partire dal Biofach di Norimberga.