02 giugno 2013

Ciliegie di Vignola IGP e Tentatrici. Due marchi, un’unica origine

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C’è entusiasmo e voglia di fare bene, con ottime prospettive per il futuro. Il 2013 ha rappresentato un anno storico per la ciliegia di Vignola, che l’8 marzo ha ricevuto l’ufficialità del riconoscimento dell’IGP (Indicazione Geografica Tipica). Non sono però mancate le difficoltà come sottolinea Walter Monari, responsabile marketing del Consorzio locale. «Siamo partiti con circa 500 produttori che hanno aderito al marchio IGP, però il 50%, per ora, è rimasto escluso». Il disciplinare di produzione ha escluso alcune varietà presenti sul territorio perché sprovviste della necessaria storicità per essere inserite. «Ottime varietà, belle, buone e di calibro grosso» sottolinea Monari, che però non potranno, almeno per quest’anno, fregiarsi dell’importante certificazione di origine.

Ecco quindi nascere il marchio “Tentatrici”: «Non avevamo alternative e, come ho già evidenziato al Ministero, c’è sicuramente il rischio di confusione per il mercato. Nonostante questo i primi riscontri sono più che positivi, quindi guardiamo avanti con ottimismo». Circa il 90% delle ciliegie di Vignola in questo momento presenti sul mercato, infatti, sono confezionate e vendute in cassette che riportano proprio questo nuovo brand. Per l’IGP il grosso della produzione aumenterà scalarmente nel mese di giugno. L’obiettivo è che il prossimo anno il Ministero possa riconsiderare la richiesta di inclusione di tutte le varietà rimaste escluse dal disciplinare.

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