13 aprile 2021

“Ciliegie e danni da gelo, non è il momento di fasciarsi la testa”

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“Sicuramente ci sono stati danni delle gelate tardive ai ciliegeti, ma è ancora presto per affermare se ci sarà prodotto o meno, anche perché tutto ciò potrebbe essere ancor più controproducente per gli stessi produttori. Aspettiamo i primi giorni di sole per fare un bilancio più definitivo. Così Walter Monari, direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp, interviene sulle recenti gelate che hanno investito gran parte d’Italia e, di conseguenza, hanno colpito anche diversi ciliegeti ancora in fiore.

“Innanzitutto è bene precisare – prosegue Monari – che i danni per il gelo sono stati registrati un po’ lungo tutta la Penisola. Per quanto riguarda le ciliegie, so da diversi operatori di danni da gelo sia in Puglia, a parte le zone più vicine al mare, sia in Veneto, in particolare a Marostica (Vicenza) e nel Veronese.

Per quanto riguarda il territorio della Ciliegia di Vignola Igp, i danni ci sono, anche se a macchia di leopardo e ancora difficilmente quantificabili con precisione. Aspetterei i primi giorni di sole per una conta più precisa. In ogni caso – prosegue Monari – non è il momento di fasciarsi la testa perché, se succedesse qualcosa di simile allo scorso anno, per molti produttori le cose potrebbero pure mettersi bene. Anche nel 2020, infatti, avevamo registrato danni da gelo, con una perdita del 48% della produzione di un’annata normale, ma poi i prezzi sono saliti, anche per l’elevata qualità del prodotto. A fine campagna, quindi, la maggior parte dei produttori è rimasta soddisfatta. Se i danni si fermano allo stato attuale, forse non tutto il male viene per nuocere. Con la crisi pandemica, infatti, si è ridotto il potere d’acquisto di tante famiglie. Se ci trovassimo in un’annata con una grande produzione di frutta, probabilmente non sapremmo a chi venderla. Rimane comunque il fatto, beninteso, che i danni ci sono e che abbiamo davanti ancora due notti difficili – oggi e domani – che potrebbero fare scendere il termometro di nuovo sotto lo zero”.

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