Se in altri areali, Puglia in primis, quest'anno le perdite a causa del brutto tempo di maggio si aggirano intorno al 50%, altrove sembra tutta un'altra musica. È il caso della Valle del Noce in Trentino dove Melinda coltiva anche ciliegie da qualche anno a questa parte con notevoli soddisfazioni in termini di qualità raggiunta.
Kordia e Regina le due varietà coltivate – 70% la prima e 30% la seconda – con un quantitativo che nella sola Val di Non quest'anno supererà le 1.150 tonnellate, alle quali si aggiungono circa 330 tonnellate prodotte in altre valli trentine.
E gli investimenti in questa coltura che si affianca – insieme anche a quella delle fragole e dei frutti di bosco – a quelle principale delle mele, continuano ad aumentare, anche dal punto di vista tecnologico. Nella cooperativa Cocea, infatti, è stata potenziata una selezionatrice con quattro nuove linee di lavorazione e un nuovo svuotatore automatico. “Oltre ad aumentare la possibilità di selezionare e confezionare le ciliegie in modo tempestivo ed efficiente – afferma il Consorio trentino – porterà la capacità di lavorazione da 40tons a 70tons al giorno: questo si traduce nell’ottimale gestione dei momenti di punta della raccolta, senza alcuna dispersione del ciclo”.
Tutte sotto telo e quindi protette dalle bizze del clima e dai fenomeni di cracking, le ciliegie Melinda vengono analizzate sia dall'uomo che dall’Hydrocooler – sistema in grado di raffreddare velocemente i frutti in modo che possano essere lavorati in macchina mantenendo una lunga shelf-life -, e da Cherry Vision Unitec Technology, l’esclusiva tecnologia per la rilevazione della qualità interna ed esterna dei frutti, che ne permette la rilevazione del calibro, del colore, di eventuali difetti interni ed esterni, così come la valutazione della morbidezza, del grado Brix e dell’assenza o meno del picciolo.
Le ciliegie Melinda sono destinate principalmente al canale della Gdo, mentre poco più 10% delle vendite andrà anche all'estero. Le principali tipologie di pack utilizzate saranno ancora di dimensioni ridotte, come ad esempio il cestino da 300gr top seller 2018, anche se, afferma il Consorzio, è possibile sviluppare nuove confezioni.