14 luglio 2017

Ciliegie Melinda. Vincente l’investimento tecnologico: “coerenza gustativa e di marca”

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Se hai a disposizione un prodotto di grande piacevolezza gustativa, unito ad un brand vincente e da sempre sinonimo di territorio e qualità, non puoi lasciare nulla al caso. “La naturale conseguenza è stato l’importante investimento tecnologico che Melinda ha deciso di attuare anche nelle ciliegie» ci spiega Andrea Fedrizzi, responsabile marketing del famoso Consorzio Trentino della Val di Non. L’installazione dell’innovativo impianto Cherry Vision 2 di Unitec a Segno, in provincia di Trento, è avvenuto l’anno scorso (vedi qui) e ha dato subito grandi soddisfazioni.

UnitecMelinda

«Sì, i vantaggi sono davvero molti – continua Fedrizzi -. L’utilizzo di questa tecnologia ci permette di avere a disposizione un sistema di selezione e classificazione delle ciliegie che oggi è tra i più performanti al mondo. Possiamo selezionare le ciliegie per calibro, colore, difetti interni, difetti esterni, morbidezza, assenza o meno di gambo, grado brix. Riusciamo a mettere sul mercato ciliegie selezionate con una accuratezza come probabilmente nessun altropuò fare in Italia in questo momento».

Scendendo nel dettaglio di alcune caratteristiche della macchina di Unitec, un primo aspetto che Fedrizzi evidenzia con attenzione è la possibilità di poter applicare alle ciliegie il cosiddetto “hydro-cooling”. «Sì, è una sorta di doccia gelata che allunga la shelf-life delle ciliegie di 7 / 10 giorni. Oltre a questo la nuova selezionatrice ci permette anche di confezionarle in imballaggi differenti rispetto a quanto poteva essere fatto prima. Invece di fare selezione in campagna, dispendiosa in termini di costi e di tempo, oggi le ciliegie vengono portate subito al nostro stabilimento, iniziano immediatamente ad essere lavorate e in questo modo abbattiamo i costi e aumentiamo decisamente la qualità».

Cherry Vision 2 riesce poi a rilevare i difetti interni alle ciliegie causati dalla temutissima Drosophila suzukii, il cosiddetto “moscerino dei piccoli frutti” che ormai da un po’ di anni a questa parte è arrivato nei frutteti europei, colpendo diverse specie frutticole, tra la quali anche le ciliegie. «Tutte le coltivazioni di ciliege sono coperte da teli che sono anche anti-Drosophila suzuki, ma qualche puntura può comunque arrivare e a occhio nudo è talvolta impossibile vederla, con il rischio che poi il consumatore possa trovare qualche frutto bacato. Invece, in questo modo, possiamo fornire una garanzia di altissima qualità delle nostre confezioni, garantita al 100%».

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