E' stato dichiarato lo stato di calamità a seguito dell’infestazione di cimice asiatica (Halyomorpha halys) che ha colpito i territori delle regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, causando danni alle produzioni agricole nel corso del 2019.
Sulla base delle richieste regionali, integralmente accolte dal ministero delle Politiche agricole, gli agricoltori situati nei territori delimitati potranno far fronte ai danni subiti grazie agli aiuti contemplati dal Fondo di solidarietà nazionale appositamente finanziato con 80 milioni nell’ultima Legge di bilancio per il ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica. In particolare, potranno essere concessi: contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento ed in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso; esonero parziale (fino al 50%) dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei propri dipendenti.
Le domande di intervento dovranno essere presentate alle Regioni competenti entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Per le altre Regioni le cui richieste sono in fase di integrazione, il Mipaaf sta procedendo con le relative istruttorie per giungere nei prossimi giorni alla dichiarazione dello stato di calamità.
Soddisfazione da parte di Alleanza cooperative agroalimentari
“Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione dello stato di calamità annunciata dal ministero delle Politiche agricole per i danni provocati dalla cimice asiatica nella campagna produttiva 2019. Auspichiamo ora che il provvedimento venga presto esteso anche alle regioni Veneto e Piemonte, per le quali l’istruttoria è in fase di ultimazione”, ha commetato Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutta di Alleanza cooperative agroalimentari.
“Ora che l’iter della procedura è di fatto stato avviato – prosegue Vernocchi – ed è possibile presentare le domande di intervento alle Regioni, il nostro auspicio è che si pervenga in tempi rapidi a dare risposte ai produttori che hanno avuto danni che solo per il Nord Italia sfiorano i 600 milioni di euro”.