Giornata di mobilitazione ieri a Ferrara, organizzata dal coordinamento di Agrinsieme Ferrara (Cia – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) e presente in tutta la Regione Emilia-Romagna. A Ferrara è presente uno dei distretti agricoli più importanti delle Regione, soprattutto per la frutticoltura e la pericoltura in particolare – qui si trova circa il 60/70% della coltivazione di pere in Italia – quest'anno duramente colpito dal flagello della cimice asiatica e dai prezzi all'origine, che secondo gli agricoltori non consentono la reddittività delle aziende agricole.
.@agrinsieme oggi in piazza per ribadire l'importanza del settore agricolo ed evidenziare le problematiche che affliggono il settore ormai da 10 anni!!! #cimiceasiatica pic.twitter.com/OtFIF4LAY9
— Confagricoltura (@Confagricoltura) September 18, 2019
Il corteo è partito da Porta Paola, si è fermato in piazza Savonarola, per i discorsi dei rappresentanti delle organizzazioni agricole e cooperative agroalimentari e si è poi diretto alla prefettura dove una delegazione di agricoltori, sindaci del territorio, rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e degli azzerati Carife ha consegnato alla viceprefetto vicario Pinuccia Niglio un documento dove si chiedono alcuni interventi immediati per consentire alle aziende agricole di risollevarsi. Tra i punti posti contenuti nel documento anche la richiesta di velocizzare l’iter per la diffusione dell’antagonista naturale, ovvero la vespa samurai; di tenere attive le molecole in scadenza e di stanziare risorse per risarcire i numerosissimi agricoltori danneggiati, andando a intervenire sulla normativa europea che vieta gli aiuti di stato per le calamità ‘non da quarantena’.