16 giugno 2020

Cimice asiatica, in Emilia Romagna primo lancio per contrastarla

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Liberati in un'azienda di Coldiretti di Modena i primi esemplari dell'antagonista della cimice asiatica. “Il lancio della vespa samurai è un passo determinante nella lotta alla cimice asiatica che da anni fa strage nei nostri campi. Si aprono finalmente nuove prospettive, anche se nell'attesa dei risultati alla lotta biologica si deve affiancare il sostegno delle istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”. Commenta così il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli, il via ai lanci dell'antagonista naturale della cimice marmorata asiatica che solo lo scorso anno ha provocato danni nei campi per 740 milioni di euro colpendo pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.

L'inizio della diffusione di quelli che saranno centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è avvenuto nell'azienda Fraulini di Modena, associata a Coldiretti. “La cimice marmorata asiatica arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa – sottolinea  Bertinelli – per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpito ben 48mila aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari”.

L'ultima legge di bilancio aveva stanziato 80 milioni per i territori delimitati a livello nazionale. Ora, conclude Coldiretti regionale, è necessario vengano stanziate ulteriori risorse sul fondo per coprire i danni accertati alle aziende agricole per ristorarle in modo adeguato.

In Veneto si parte il 18 giugno

Intanto, da giovedì 18 giugno, le vespe samurai saranno rilasciate anche in Veneto. La Regione Veneto, in collaborazione con il laboratorio di Entomologia dell'Università di Padova, dà avvio al piano triennale di graduale immissione della vespa non autoctona in 106 siti distribuiti in tutta la regione, a presidio dei frutteti delle sette province. Giovedì i tecnici dei servizi fitosanitari della Regione Veneto, guidati da Giovanni Zanini, insieme ai ricercatori del dipartimento Dafnae dell'Università di Padova (dipartimento di Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) coordinati dal professor Alberto Pozzebon, provvederanno ai primi tre lanci per un numero complessivo di oltre 300 esemplari.

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