Si è aperta in questi giorni nel Lazio la lotta biologica al cinipide galligeno, il parassita responsabile negli ultimi anni della distruzione di diversi castagneti. In particolare, sono stati effettuati i lanci di Torymus Sinensis, antagonista naturale del cinipide. Diversi i comuni interessati dall’operazione. Per il viterbese, a beneficiarne sono stati i territori di Carbognano, San Martino al Cimino, Caprarola, Soriano nel Cimino, Canepina e Vallerano. In provincia di Roma, i lanci sono stati effettuati a Bellegra, Gerano, Artena, Montelanico, Capranica Prenestina, San Vito Romano, Segni, Arcinazzo, Carpineto Romano, Lariano, Cave, Rocca di Papa, Bracciano, Allumiere. Per la provincia di Latina, Maenza e Norma. Nella provincia di Rieti, sono stati fatti rilasci a Borgovelino, Castel Sant’Angelo, Pescorocchiano, Collalto Sabino e Collegiove. Infine, nella provincia di Frosinone, ad essere interessati sono stati Fiuggi, Terelle, Patrica, Supino, Alatri e Isola Liri. Complessivamente, sono state lanciate circa 7.500 coppie. “Il progetto di lotta biologica al Cinipide del castagno – ha dichiarato Angela Birindelli, assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio – è il primo progetto di questo tipo attuato nel Lazio e rappresenta un notevole passo avanti nell’applicazione di metodi alternativi e realmente ecocompatibili per il controllo degli insetti nocivi ai vegetali”. La campagna anti cinipide fa parte di un progetto triennale della Regione Lazio per complessivi 320.000 euro e del Piano Castanicolo promosso dal Mipaaf con un contributo di 60.000 euro.
15 maggio 2012
Cinipide, lanci di Torymus nel Lazio
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