07 marzo 2019

Cinque nuove ricerche “promuovono” il pistacchio

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E’ sempre più “verde” il colore dello snack quotidiano. Ad affermarlo, in occasione del World Pistachio Day, che si è tenuto il 26 febbraio scorso sotto l’egida della American Pistachio Growers, sono cinque nuove ricerche che raccontano come questo frutto non solo piaccia sempre di più, ma sia apprezzato anche per le sue numerose proprietà salutistiche.

“Chiunque cerchi uno snack che sazi, che offra un apporto nutritivo sano, ma che non porti a un aumento di peso indesiderato – spiegano dalla American Pistachio Growers – potrebbe trovare la soluzione nei pistacchi! La conferma arriva da un recente studio condotto dall’Institut Paul Bocuse a Lione, capitale culinaria della Francia. Durante un periodo di quattro settimane, un campione di donne francesi è stato diviso in due gruppi, un gruppo ha mangiato come snack un biscotto proteico, mentre il secondo gruppo ha consumato dei pistacchi tostati (provenienti dalla California). Gli snack erano equivalenti per contenuto di calorie e proteine. Mentre il peso delle partecipanti non è variato in nessuno dei due gruppi, il gruppo dei pistacchi ha avuto la tendenza a ridurre il girovita dopo quattro settimane e ha aumentato inoltre il consumo di nutrienti importanti come ad esempio la tiamina, la vitamina B6, il rame ed il potassio”.

In secondo luogo, “American Pistachio Growers ha chiesto a un campione di 820 italiani, rappresentativo della popolazione adulta da 18 a 74 anni, come vivono le emozioni e la salute dell’organo che decreta lo stato della nostra felicità, il cuore. I pistacchi, superfood che vanta innumerevoli proprietà benefiche sulla salute cardiovascolare, sono risultati lo snack salutare preferito dai più giovani e dai single: amati dagli intervistati under 34 (38,6%), oltre da chi non ha ancora trovato l’anima gemella (32,3%), in particolare sono scelti come comfort food “coccola” soprattutto dai millennials (29,7%), che sono anche i più inclini a ricorrere al cibo per le pene d’amore”.

In terzo luogo, “dire addio alla fame in ufficio potrebbe dipendere dallo snack giusto: lo rivela un recente studio condotto in USA che offre ai più golosi un nuovo motivo per concedersi a lavoro una mancata di frutta secca e, in particolare, di pistacchi. I ricercatori della Loma Linda University (LLU) hanno scoperto che mangiare frutta secca regolarmente migliora le frequenze cerebrali associate alla conoscenza, all’apprendimento, alla memoria, al ricordo e ad altre funzioni chiave del cervello. Nonostante la ricerca abbia studiato gli effetti di frutta secca varia, i pistacchi hanno prodotto la miglior risposta a livello di gamma di frequenze cerebrali, provocando lo stimolo di quelle che migliorano il processo cognitivo, e che favoriscono la conservazione delle informazioni, l’apprendimento e la percezione”.

Quarto, “i risultati di uno studio condotto su alcune donne in gravidanza con un’alterata tolleranza al glucosio durante la gravidanza (GIGT) o diabete mellito gestazionale (GDM) – comunemente conosciuto come diabete gestazionale – rivelano che mangiare pistacchi può aiutare a gestire i livelli di zucchero nel sangue. Lo studio, “Effetti dell’assunzione di pistacchio sulla risposta glicemica postprandiale nelle donne in gravidanza”, è il primo a valutare la risposta del glucosio dopo il consumo di pistacchi in donne in dolce attesa con GDM o GIGT. I risultati sono stati presentati lo scorso lunedì 23 ottobre nel corso della Academy of Nutrition and Dietetics’ 2017 Food & Nutrition Conference & Expo™ a Chicago, Illinois”.

Quinto, “l’istituto di ricerca Focus Vision negli USA ha condotto un’indagine nazionale su 1.000 americani con un lavoro sedentario che hanno saltato la prima colazione e che hanno consumato uno snack a base di pistacchi da 42 g (circa 1 porzione e ½) tra le 9 e le 11 di mattina. Circa il 92% dei partecipanti ha affermato che lo snack li ha aiutati a migliorare il loro grado di concentrazione e il 90% sostiene che i pistacchi sono uno snack decisamente più sano rispetto a quelli che normalmente si concedono”.

American Pistachio Growers è un’associazione no profit del settore agricolo che rappresenta più di 800 membri in California, Arizona e New Messico. APG è governata da un consiglio di amministrazione di 18 soci ed è finanziata interamente da coltivatori e operatori indipendenti con l'obiettivo comune di promuovere le proprietà nutrizionali dei pistacchi americani. Gli Stati Uniti sono al primo posto nella produzione mondiale di pistacchio dal 2008. Per maggiori informazioni: www.AmericanPistachios.org

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