La Cipolla bianca di Margherita Igp sarà difesa ancora meglio da ogni forma di contraffazione. “Le frodi, che siano fatte sul web e no, danneggiano il nostro prodotto tutelato da Indicazione geografica protetta e mettono a rischio il lavoro in salita svolto fino a oggi”. Con queste parole Giuseppe Castiglione, presidente del Consorzio di valorizzazione e tutela, commenta la notizia relativa all'analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del Rapporto 2019 dell'Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi) e del ministero delle Politiche agricole.
“Al fine di contrastare al meglio il business dell'Italian sounding il Consorzio aumenterà a due unità il numero degli agenti vigilatori al proprio interno – prosegue il presidente -. Continueremo, inoltre, a collaborare positivamente, come abbiamo fatto fino a oggi, con l'Icqrf”.
La Cipolla bianca di Margherita Igp viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mare Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta e Manfredonia (Foggia). Al Consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.