C’è soddisfazione per la campagna di commercializzazione 2024 del cocomero Dolce Passione. Iniziata nei primi mesi di maggio e terminata verso la metà di settembre, dopo 39 settimane di prodotto, il consorzio Dolce passione traccia un bilancio dei cinque mesi di produzione e mercato dell’unico cocomero a buccia nera esclusivamente made in Italy.
La produzione e la commercializzazione
Complessivamente sono state circa 18mila le tonnellate prodotte sui 300 ettari previsti in fase di programmazione. “La campagna di commercializzazione è partita un po' in sordina per effetto delle basse temperature delle aree di produzione precoci che hanno ridotto le rese mentre il clima piuttosto freddo di maggio e giugno del nord Europa ha inizialmente penalizzato il mercato", spiega il direttore del consorzio Luciano Trentini.
Le vendite si sono poi riscattate per effetto delle elevate temperature dei mesi di luglio, agosto, fino ad oltre la metà settembre.
"La commercializzazione Dolce Passione - continua Trentini - oltre ad avere beneficiato della giusta quantità di cocomeri presenti sul mercato si è fatta valere per le sue caratteristiche intrinseche che la contraddistinguono: presenza di qualche seme bianco edibile, polpa rosso brillante e croccante, buccia nera sottile ed un grado brix sopra la media. A livello geografico la produzione ha interessato il sud e le isole per 20%, il centro Italia per il 25%, il nord Italia per il 55%”.
L'export supera il 40%
È sul fronte dell’export che Dolce Passione ha ottenuto un vero e proprio balzo in avanti. “La quantità di cocomero commercializzata nel 2024 nei mercati del nord Europa, le repubbliche baltiche e negli Emirati Arabi Uniti ha superato il 40% della produzione complessiva.
La rimanente quota del 60% è stata distribuita sul mercato italiano e indirizzata soprattutto verso la Gdo. "Anche qui abbiamo rodato una importante novità che pensiamo di sviluppare: il Consorzio ha infatti messo a disposizione della clientela dei banchi refrigerati a marchio Dolce Passione all’interno dei quali era disponibile il prodotto già tagliato, mantenuto a temperatura controllata per garantire la catena del freddo indispensabile al mantenimento della qualità dei frutti. L’operazione si è rivelata vincente tanto da rappresentare il 15% della quantità complessiva nella Gdo”, spiega Trentini che infine delinea gli obiettivi per i mesi a venire.
“Per il 2025 prevediamo di coltivare una superficie che si avvicina ai 400 ettari per consentire un consolidamento nel mercato. Allo stesso tempo si intensifica la nostra presenza nei contesti fieristici con la partecipazione a Marca 2025 in gennaio, Macfrut nel maggio prossimo, mentre a Fruit Logistica avremo l’occasione di incontrare i clienti esteri in un evento che intendiamo realizzare all’interno della fiera, al quale stiamo lavorando”.
Fonte: Consorzio Dolce Passione