Coldiretti Alessandria e Asti hanno firmato ufficialmente martedì l’accordo, annunciato già nelle scorse settimane, con la storica azienda dolciaria piemontese Novi, che annovera nel suo gruppo anche i marchi Elah e Dufour. La firma è avvenuta presso la sede della Novi, tra il cavalier Flavio Repetto, titolare dell’azienda, e i presidenti Coldiretti di Asti e di Alessandria, rispettivamente Roberto Cabiale e Roberto Paravidino.
“Ci siamo inseriti – ha commentato il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – in un progetto già avviato da Coldiretti Alessandria e, unendo le forze, abbiamo ottenuto maggiori volumi, che per questa prima annata si concretizzeranno in almeno 3.000 quintali di nocciole varietà “Tonda Gentile Trilobata” da conferire alla Novi-Elah-Dufour. Pensiamo di aver fatto le cose per bene; per sei mesi abbiamo rivisto, implementato e messo a punto il servizio di assistenza tecnica riservato ai nostri corilicoltori. Poi abbiamo discusso a lungo su come impostare gli incentivi e gli impegni nei confronti delle industrie di trasformazione. Proprio un mese fa, esattamente il 25 febbraio scorso, i nostri produttori hanno poi costituito la cooperativa “Monferrato Frutta”, aderente a UeCoop, che si occuperà del ritiro e della commercializzazione del prodotto. Ora eravamo pronti all’accordo con questa importante azienda di trasformazione”.
“Con l’avvio della nuova campagna agraria – ha aggiunto Cabiale – i produttori di nocciole, con i tecnici Coldiretti, terranno un monitoraggio costante sullo sviluppo vegetativo per approdare alla migliore qualità. Solo così sarà dato un maggiore valore aggiunto alla filiera, e l’accordo con Novi rappresenta un ulteriore tassello all’unica strategia che in questi anni si è rivelata vincente: accorciare la filiera, affinare sempre più la qualità per poter individuare interlocutori seri che ti permettono di tagliare tutti quei passaggi intermedi, tanto inutili quanto deleteri per i bilanci delle imprese agricole. Considerando che oggi ci sono molti impianti nuovi che gradualmente andranno in produzione, vogliamo garantire uno standard qualitativo elevato e ottenere l’immissione sul mercato di un prodotto che possa essere assorbito con successo e fornire continuità reddituale ai produttori”.
Allo stato attale, la provincia di Asti può contare su 3.800 ettari di nocciole, mentre quella di Alessandria è a quota 2.000.