08 novembre 2013

Come superare lo scetticismo della IV gamma della frutta?

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Una volta convinti i buyer della grande distribuzione bisognerà lavorare sul consumatore finale, attraverso una comunicazione efficace che scardini lo scetticismo di coloro che nutrono curiosità ma anche timore, in generale, per le confezioni di frutta fresca già tagliata. Ne è convinto Giampietro Perico, business unit manager di Vog Products che da poco ha lanciato sul mercato la mela snack e i succhi a marchio Leni’s. «Certo, anche se ci terrei a sottolineare come anche l’insalata in busta inizialmente occupava pochi centimetri di scaffale all’interno dei supermercati, mentre oggi svariati metri». Per ora nel nostro paese il target è alto e bisogna lavorare su molteplici fronti. Quali? «Noi siamo specialisti nelle mele e quindi abbiamo una grande conoscenza del prodotto. Abbiamo una shelf-life di 12 giorni e lavoriamo solo prodotti freschi di grande qualità, usando come antiossidante solo acido ascorbico».

Il progetto Frutta nelle Scuole ha certamente dato i giusti input al consumo anche a questo genere di prodotti e i dati che arrivano dai consumi di mele a spicchi presenti su alcune linee aeree piuttosto che anche nei fast-food, lasciano pensare che il mercato sia pronto, nei prossimi anni, per fare il salto di qualità. «Con il nostro brand Leni’s vogliamo diventare gli specialisti dei trasformati. Per ora il mercato è tutto da costruire, ma stiamo lavorando anche su questo fronte». Da qui anche la presenza ad eventi come Taste of Roma nello scorso settembre, a Orticolario a inizio ottobre e, proprio nel prossimo weekend, anche al Merano WineFestival.

Se gli Usa sono un punto di riferimento (solo il mercato dello degli snack di mele vale 300 milioni di euro), anche in Europa ci sono ampi margini di miglioramento: basti pensare al mercato del Regno Unito, dove la IV gamma di frutta vale 250 milioni di euro e all’interno c’è anche il mondo della mela. «Per noi la sfida, per ora, è solo sul mercato italiano, poi penseremo anche all’estero». Avrebbe senso proporre snack di mela differenti a seconda delle varietà di mele utilizzate? «No, quanto meno in questo momento. Il mercato non è ancora pronto. E poi bisogna considerare che la mela da utilizzare per questa tipologia di prodotti deve essere particolarmente croccante e non farinosa. Quindi Gala e Golden sono certamente le varietà migliori».

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