27 giugno 2017

Con Luciana Littizzetto le nocciole diventano solidali

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Le nocciole di Cortemilia allargano il proprio orizzonte e approdano in Mozambico, per un’iniziativa di solidarietà che vede coinvolta anche l’attrice torinese Luciana Littizzetto. Proprio la Littizzeto, nominata a Cortemilia lo scorso 10 giugno “Ambasciatrice della Nocciola nel mondo”, assieme al sodalizio cortemiliese “Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa”, si sono impegnati in un’iniziativa di solidarietà a favore dei bambini del Mozambico.

Giacomo Ferreri, vice gran maestro della Confraternita, spiega: “Sapevamo che Luciana Littizzetto dedica tempo e risorse alla solidarietà, a cominciare da Casa Oz, l’associazione che si occupa di accoglienza, sostegno e restituzione della normalità a bambini malati e alle loro famiglie. Grazie a lei e allo scrittore Gianni Farinetti, premio Fautor Langae 2017 insieme a Silvio Saffirio, abbiamo conosciuto Maria De Ruvo, disegnatrice pubblicitaria e pittrice, impegnata con l’organizzazione umanitaria Humana nella raccolta di fondi per lo sviluppo dei paesi del sud del mondo”. “Maria ci ha detto – aggiunge Giovanna Burdese, maestra di vivanda della Confraternita – che ai bambini del Mozambico che giocano a calcio mancano spesso le magliette per distinguere le squadre. Abbiamo così deciso di preparare due set di maglie gialle e verdi (nella foto), i colori del Cortemilia, con lo stemma della nostra Confraternita e la regina nocciola al centro. Un piccolo ma significativo contributo che dà inizio al nostro rapporto di collaborazione con la neo ambasciatrice Luciana Littizzetto, la quale ha accettato con gioia di promuovere in Italia e nel mondo la nostra nocciola tonda gentile delle Langhe.

Il 18 giugno scorso, tra l’altro, la Confraternita della Nocciola ha partecipato al Premio Ancalau di Bosia, incontrando i rappresentanti dei produttori di cacao del Chontalpa, presidio Slow Food del Messico. In altri termini, si è trattato di un omaggio al giandujotto, il cioccolatino inventato nel 1852 dal pasticcere torinese Michele Prochet, il primo a cui venne l’idea di amalgamare al cioccolato le nocciole tostate e tritate del Piemonte.

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