17 dicembre 2021

Conad, bene iper e Mdd. Nel 2022 spinta sul digitale

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“Soddisfatti dei risultati 2021, ma non felici, un po’ come avevamo detto l’anno scorso”. È molto pragmatico, come di consueto, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, leader della grande distribuzione nazionale, che nella ormai classica conferenza stampa di fine anno ha fatto il bilancio e, soprattutto, cercato di dare qualche spunto sul futuro prossimo.

Se guardando i numeri non c’è che da sorridere ed essere ottimisti, osservando invece il prossimo futuro qualche campanello di allarme deve suonare. “Dobbiamo fare meglio e di più perché sentiamo di avere una responsabilità. Dobbiamo accompagnare l’Italia verso il futuro nelle comunità nelle quali operiamo”. Cerca di guardare oltre i dati attuali, Pugliese, che però sono certamente positivi. Il fatturato è di 16,9 miliardi (+6%) e la quota di mercato del 15% (fonte Nielsen I semestre 2021) che conferma Conad in cima alla classifica, davanti a Selex e Coop.

Da sinistra: Francesco Pugliese e Francesco Avanzini

Cosa preoccupa? Certamente l’inflazione, ma non in questo momento, posizionata quasi al 2%, quanto quella che probabilmente si materializzerà nel primo trimestre del 2022, che potrebbe arrivare al 5% poiché “abbiamo in pancia gli incrementi dei costi delle materie prime”. Un tema, quest'ultimo, molto delicato e che ha portato, secondo Pugliese, molti ad affrontare la questione dell'aumento dei prezzi in modo errato, a partire da chi ha annunciato proclami contro il carovita (il nostro approfondimento nella newsletter di domani).

Buone notizie per Spazio Conad, la prossimità è invece da ripensare

Non è una partita facile quella degli ipermercati, lo sapeva Conad quando ha affrontato l’operazione Auchan e lo sapeva anche quando ha lanciato il nuovo format Spazio Conad. Pur al netto di dati sicuramente drogati da un 2020 nel quale i vari lockdown hanno avuto un peso determinante, è interessante evidenziare come la crescita per canale di Conad sia trainata quest’anno proprio dagli ipermercati, che fanno segnare un +39,4% a rete assoluta e +3,9% a rete omogenea. Notizie positive anche dai superstore, +5,6% a rete assoluta e +2,8% a rete omogenea. Soffrono invece i Conad City (-1,7% e 3,5% a rete omogenea) come prevedibile, anche se non come a livello nazionale, dove l'emorragia è superiore.

Secondo Pugliese non è solo una questione di contro cifra negativa rispetto al 2020, dove sostanzialmente per lunghi periodo le piccole superfici erano l’unica alternativa per fare la spesa. “La Gdo ha bisogno di ammodernamento. Molti predicavano la rinascita della prossimità. C’è bisogno di prossimità, ma oggi in generale è scadente”. E in futuro Conad cambierà qualcosa anche in questo canale.

Digitalizzazione non fa rima solo con l’e-commerce

Conad non ha mai rincorso euforicamente l’e-commerce e anche ora conferma non tanto uno scetticismo nei confronti della spesa on line, quanto un atteggiamento critico se si riduce la digitalizzazione solo a questo. Nel 2021 in Italia il canale e-commerce vale il 2% per la Gdo, la pandemia ha accelerato sicuramente la sua crescita, ma, e non è la prima volta che Pugliese si sofferma su questo aspetto, è in perdita. “È un servizio che va dato, ma va pagato. Se voglio più servizio lo devo pagare, altrimenti c'è qualcosa non funziona”.

Nonostante ciò, ci saranno delle novità per Conad nel 2022. “In primavera lanceremo una nuova piattaforma digitale di e-commerce dietro la quale ci saranno modelli differenti, perché un conto è fare la spesa on-line a Milano, un contro in provincia”, sottolinea Francesco Avanzini, direttore generale di Conad. Nell’ecosistema digitale di Conad ci sarà un luogo virtuale che offrirà non solo prodotti da comprare e farsi portare a casa, ma anche servizi, esperienze e “soluzioni che permettono all’utente di svolgere con la massima semplicità l’esperienza di acquisto”.

Prodotti a marchio: convenienti, premium e sostenibili

Conad traina il settore dei prodotti Mdd con una quota interna del 31%, che prende in considerazione anche gli ipermercati. Prodotti che alle casse sviluppano vendite per 4,8 miliardi, in crescita anche nel 2021 del 5,8%. Prodotti che guardano al portafoglio, vedi la linea Bassi & Fissi composta da 700 prodotti appartenenti a 128 categorie, e al premium e tipico, dove l’innovazione e la ricerca sono fondamentali e che vanno incontro alle esigenze di molti consumatori. Qui si gioca anche una partita importante, quella della sostenibilità. 

Sosteniamo il futuro” diventerà un vero e proprio brand e coinvolgerà in modo determinante la campagna di comunicazione di questa insegna per tutto il 2022. “Comunicheremo i tre aspetti della sostenibilità nei quali agiamo con fatti concreti – conclude Avanzini –  che realizziamo sul fronte di ambiente, persone, comunità, imprese e territorio, e non solo con dichiarazioni di intenti e bilanci”.

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