09 settembre 2019

Conad Nord Ovest, investimenti per più di 400 milioni

29

Nata dalla fusione tra Conad del Tirreno e Nordiconad (vedi qui), Conad Nord Ovest è una delle quattro piattaforme territoriali nata dall'idea di razionalizzare l'universo che va a comporre quella che ormai è la realtà leader della grande distribuzione italiana. Nel recente incontro con la comunità finanziaria la nuova compagine di Conad ha illustrato alcuni numeri che illustrano il suo assetto: 587 punti di vendita complessivi su una superficie di 435 mila mq, un giro d’affari pari a circa 4 miliardi di euro – in crescita del 2% sul 2017  –, un totale di 381 soci ed oltre 16 mila occupati in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna.

Per quanto riguarda il piano finanziario, Conad Nord Ovest ha un patrimonio netto consolidato aggregato di 573 milioni di euro, un Ebitda aggregato cresciuto a 97,9 milioni di euro (94,9 nel 2017) e un piano di investimenti nel triennio 2019-2021, anche alla luce dell’operazione Auchan nelle regioni in cui opera Conad Nord Ovest, che ammonta a 433 milioni di euro.

«Vogliamo rafforzarci, razionalizzare e creare sinergie per rendere ancora più affidabile il tipico modello imprenditoriale Conad in una fase in cui quello centralizzato è in forte difficoltà», afferma l’amministratore delegato Ugo Baldi. «Investiamo costantemente nella crescita e nello sviluppo del nostro sistema, nella formazione di nuova imprenditoria, in particolar modo giovanile. È questa la chiave di Conad Nord Ovest per affrontare al meglio le sfide future attraverso il rafforzamento competitivo e nuovi investimenti per essere una realtà ancora più vicina a persone e territori, attiva e protagonista nel valorizzare e sostenere il benessere della comunità».

Tra le strategia messe in campo, il “forte legame con il territorio”, la “valorizzazione dei reparti freschi con una politica commerciale sempre attenta alla salvaguardia del potere d’acquisto anche grazie ai propri prodotti a marca, con quote ben oltre il 30%, che generano risparmi consistenti nel carrello, confermando il ruolo strategico della marca nell’accrescere la fedeltà dei clienti”. 

Potrebbe interessarti anche