Quasi 16 miliardi di euro di fatturato, un'impennata dei prodotti a marchio sopra il 30%, una quota di mercato complessiva del 14,8% che la certifica sempre più in cima tra le insegne della grande distribuzione in Italia. Sono alcuni dei numeri che fotografano l'anno che sta per chiudersi di Conad, mostrati durante la consueta conferenza stampa prenatalizia, questa volta in video conferenza.
Numeri, quelli esposti dall'ad Francesco Pugliese e dal direttore generale Francesco Avanzini, tutti molto positivi e figli, anche ma non solo, ovviamente dell'integrazione della rete Auchan, ormai giunta quasi all'atto finale, a partire da quel +10% del fatturato rispetto al 2019. E lo si vede bene osservando anche l'andamento diviso per canale, all'interno del quale Conad mostra uno stato di salute notevole sia a rete assoluta che anche a rete omogenea, tranne nel caso degli ipermercati: un universo, quest'ultimo, che rappresenta un cantiere aperto con l'inaugurazione del nuovo format Spazio Conad, che al momento conta sei test, a partire dal primo aperto a Vimodrone, in Brianza, lo scorso settembre.
Leader nel canale supermercati, cresce la presenza nel nord
Conad ha rafforzato notevolmente la sua leadership là dove era già molto forte, vale a dire nel canale supermercati, con una quota ora del 24,21%, ma è leader anche nel Libero servizio (quota del 16,22%) e cresce con l'insegna Todis nel mondo discount. Sul fronte territoriale grazie ai 182 punti vendita ex Auchan passati di casacca scala posizione dove un tempo era quasi assente: 130 di questi, infatti, sono presenti in regioni quali Lombardia, Marche, Veneto, Friuli e Piemonte dove la presenza di Conad non è mai stata rilevante e dove ora, invece, comincia a esserlo. In totale ora l'universo Conad, comprendendo anche i concept store (vedi parafarmacie, pet store e carburanti) arriva a 3.816 punti vendita, 205 in più rispetto al 2019.
Mdd: un prodotto su tre venduto in Italia è di Conad
I prodotti a marchio sono uno dei punti di forza dell'offerta di Conad. Se in Gdo la media è del 21,3%, qui si sale di oltre 10 punti e, non senza una punta di orgoglio, più volte i due manager hanno sottolineato il ruolo dominante di questa insegna con prodotti che quest'anno fatturano 4,5 miliardi di euro: un prodotto su tre a marchio venduto in Italia è di Conad e in futuro nasceranno, ovviamente, nuove linee di prodotto.
E-commerce: novità a meta 2021
Nel futuro non mancheranno gli investimenti sui punti di vendita – quasi 1,5 miliardi da qui al 2022, ad esclusione di quelli su Margherita Distribuzione – e un sviluppo che riguarderà diversi aree: dall'ormai imprescindibile sostenibilità, che impatterà su fornitori, logistiche e negozi, arrivando fino all'e-commerce. Un canale, quest'ultimo, intorno al quale Conad ha idee differenti rispetto al resto del mercato: non solo consegna a domicilio, un servizio di fatto in perdita se preso a se stante per chiunque, quanto una piattaforma digitale che fornisca esperienze a 360 gradi. Per vederla all'opera bisognerà aspettare la seconda parte del 2021. A breve, intanto partirà un accordo con Deliveroo.
Ortofrutta strategica e sempre più integrata con la gastronomia vegetale
L'ortofrutta? A specifica domanda il direttore generale l'ha definita “strategica” nell'offerta di Conad. Il layout dei reparti ortofrutta, causa Covid, è naturalmente stato rivisto, ma in futuro si punterà sempre di più all'integrazione con la gastronomia vegetale, quindi con la V gamma, all'interno di un ridisegno complessivo dell'offerta, anche in base ai differenti formati.