Li conoscono milioni di consumatori, hanno più di 50 anni e sono da poco divenuti “marchi storici di interesse nazionale“. Parliamo di Cirio, Yoga, Derby e Jolly, marchi di proprietà del consorzio cooperativo bolognese Conserve Italia e che di recente sono stati iscritti nel Registro speciale dei marchi storici, istituito dal ministero dello Sviluppo economico con Decreto ministeriale del 10 gennaio 2020.
Soddisfatto il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti, che spiega: “Non appena è stato istituito il Registro speciale, abbiamo avviato l'iter per il riconoscimento di tutti i marchi di nostra proprietà in possesso del principale requisito richiesto, ovvero quello di esser stati registrati più di 50 anni fa”.
Cirio: marchio nato nel 1856
Il marchio in assoluto più longevo di Conserve Italia è Cirio, la cui origine risale addirittura al 1856 (prima dell'unità d'Italia) ed è legata al pioniere delle conserve Francesco Cirio, che ha dato il nome ad un marchio conosciuto in tutto il mondo come emblema e ambasciatore del pomodoro 100% italiano. Tra i marchi di Conserve Italia più conosciuti dai consumatori c'è anche Yoga, nato nel 1946 a Massa Lombarda (Ravenna) e alfiere della migliore frutta italiana, che dagli anni Sessanta ha conosciuto una notorietà tale da diventare quasi un sinonimo per indicare i succhi di frutta, categoria dove oggi è leader sia nella Grande distribuzione che nei bar.
Derby e Jolly over50
Sono stati registrati più di 50 anni fa anche Derby, nato nel 1947 a Bologna e oggi uno dei brand con cui Conserve Italia commercializza succhi e bevande alla frutta soprattutto nel canale Horeca (conosciuto come Derby Blue) e Jolly, presente sin dagli anni '20 (fondato nel 1924 da Giulio Colombani a Portomaggiore, nel Ferrarese) e oggi sul mercato con la denominazione Jolly Colombani con succhi e bevande di frutta, conserve di pomodoro e legumi, una marca di grande tradizione che ha fatto della competitività e del good value for money un proprio punto di forza.
“Siamo una filiera cooperativa tre volte italiana – commenta ancora Pier Paolo Rosetti – perché lavoriamo prodotto italiano conferito dai nostri soci agricoltori italiani, abbiamo stabilimenti in Italia che danno lavoro a oltre 3mila persone e paghiamo le tasse nel nostro Paese. È quindi per noi un motivo di grande orgoglio veder riconosciuta e riaffermata la storicità e la longevità dei nostri marchi, vero e proprio patrimonio dell'eccellenza agroalimentare italiana”.
Secondo Rosetti, “l'iniziativa del Governo italiano di tutelare i marchi storici del Paese, inclusi quelli alimentari, è senz'altro meritevole, perché essi rappresentano un valore indiscutibile del made in Italy e va fatto ogni sforzo per scongiurare il rischio che finiscano in mani straniere”.
“I marchi della cooperazione agroalimentare – conclude il direttore generale di Conserve Italia – sono meno esposti al rischio di essere acquisiti da aziende che delocalizzano le produzioni, in quanto sono espressione di filiere composte da migliaia di soci agricoltori italiani, i veri proprietari e protagonisti di questi marchi, di cui si ergono a baluardo e tutela”.
Fonte: Conserve Italia