“Il futuro dell’agricoltura appartiene sempre di più alle filiere. E noi che siamo da sempre una filiera cooperativa integrata, rappresentiamo l’unico modello di impresa che mette insieme le fasi di coltivazione, trasformazione industriale e commercializzazione dei prodotti, con l’obiettivo di valorizzare la materia prima conferita dai soci e al contempo rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione”. Così il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini ha concluso il suo intervento davanti a circa 170 persone nell’ambito dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi nella sala assemblee di Agrintesa a Bagnacavallo (Ravenna), dove il Consorzio ha incontrato i rappresentanti e i soci produttori delle 7 cooperative aderenti che partecipano ai progetti di filiera per impianti programmati di frutta da industria. Si tratta di contratti pluriennali per la coltivazione di frutta destinata alla trasformazione industriale, con un prezzo minimo garantito riconosciuto ai produttori che possono così programmare al meglio le attività.
Aumento delle quotazioni e contributi per nuovi impianti, attività di ricerca e sperimentazione per risolvere i problemi fitosanitari e trovare nuove varietà più resistenti ai cambiamenti climatici, investimenti in digitalizzazione per il monitoraggio delle piante e in meccanizzazione delle fasi di raccolta: queste le principali iniziative messe in campo da Conserve Italia a favore dei soci e illustrate nel corso dell’evento.
“Oltre vent’anni fa, nel 2003, Conserve Italia avviava il primo progetto di filiera per impianti programmati di frutta dedicato alle pesche gialle, produzione fondamentale per la realizzazione dei nostri succhi – ha detto il presidente Gardini – Quella data ha segnato l’inizio di un percorso straordinario compiuto insieme alle cooperative e ai soci, un percorso che ha portato alla definizione di 6 progetti che ad oggi interessano 200 aziende agricole concentrate principalmente nell’areale romagnolo oltre che nei territori di Ferrara e Bologna, per un totale di 700 ettari di albicocche, pesche gialle, nettarine, percoche, pere e mele destinate alla trasformazione industriale”.
“Questa iniziativa, davvero unica nel panorama ortofrutticolo italiano – ha aggiunto il presidente di Conserve Italia – ha garantito al nostro Gruppo una produzione di qualità per la realizzazione di prodotti premium come i succhi Optimum Yoga e le pesche sciroppate Valfrutta. Al contempo, ha assicurato condizioni favorevoli ai produttori grazie a contratti pluriennali allo scopo di garantire stabilità per l’intera vita degli impianti, un reddito costante e sicuro, non soggetto a oscillazioni di mercato in virtù di un minimo garantito che negli ultimi quattro anni è sempre stato incrementato; inoltre, le varietà selezionate per la trasformazione industriale comportano minori oneri nelle fasi di coltivazione e raccolta”.
“Vogliamo contribuire a dare un futuro alla frutticoltura dell’Emilia-Romagna dove si concentra la nostra base sociale – ha concluso Gardini – e in particolare lo vogliamo fare per la frutta da industria, che non è affatto arrivata al capolinea e può ancora rappresentare un’importante opportunità per le aziende agricole. Lo facciamo mettendo a disposizione competenze e professionalità dei nostri tecnici e investendo in ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica, oltre che con sostegni concreti e diretti ai produttori”.
Nel corso dell’evento, il team agricolo di Conserve Italia (guidato dal direttore Produzioni Agricole, Daniele Piva, e dal responsabile Frutta, Mattia Onofri) ha illustrato le nuove condizioni offerte ai soci e la programmazione dei nuovi impianti da mettere a dimora, insieme al progetto agro-meteo per il monitoraggio delle piante sviluppato con xFarm Technologies e in collaborazione con l’Università di Bologna, fondamentale per fornire ai produttori dati a supporto delle loro decisioni in fase di irrigazione e trattamento.
Spazio poi ai risultati della ricerca varietale finanziata da Conserve Italia nell’ambito del progetto Maspes, agli esiti della sperimentazione su nuove strategie di difesa fitosanitaria in collaborazione con Agrinet e anche ai test di raccolta meccanizzata realizzati con mezzi appositamente modificati, nel tentativo di ridurre il problema della carenza di manodopera oltre che costi e tempi di questa fase.
Sono stati infine presentati il progetto di tracciabilità per le pesche sciroppate Valfrutta sviluppato dalla Divisione Marketing Retail (iniziativa che ha interessato una trentina di produttori per fornire ai consumatori, tramite QR Code in etichetta, informazioni dettagliate sull’origine del prodotto) e la nuova attività di comunicazione interna “Noi siamo Filiera” sviluppata dall’agenzia Orma Comunicazione per aprire un canale diretto con i produttori degli impianti programmati di frutta da industria.
Fonte: Conserve Italia