Il programma Horizon 2020 della Commissione europea ha finanziato il progetto quinquennale Diverfarming, il cui obiettivo principale è identificare soluzioni innovative per migliorare la resilienza dei sistemi agricoli e agroalimentari europei guardando alla sostenibilità economica e ambientale di lungo periodo. In particolare il progetto promuove l'adozione di pratiche di diversificazione colturale, che prevedono un uso più efficiente delle risorse, garantendo la competitività economica e, al contempo, conservando e migliorando le funzioni del suolo. In Italia Diverfarming coinvolge quattro realtà, una delle quali è il Consorzio Casalasco del Pomodoro.
A partire dal 2017 sono stati impostati tre casi studio in Pianura padana (tra Lombardia ed Emilia-Romagna) e uno nella Capitanata (Puglia), aree caratterizzate da sistemi colturali tradizionali.
In Pianura Padana, e precisamente nelle province di Mantova, Piacenza e Cremona presso tre aziende del Consorzio Casalasco del Pomodoro, si è introdotta nella rotazione colturale una leguminosa (pisello fresco da industria di cui Casalasco ha la filiera) e si è inserito il pomodoro in secondo raccolto, dopo il pisello da industria. Nei tre casi studio di Casalasco, quindi, la rotazione diversificata prevedeva frumento-pomodoro-pisello da industria/pomodoro in secondo raccolto.
In generale, i risultati italiani del triennio 2017-2020 hanno evidenziato come redditività aziendale e sostenibilità ambientale possano coesistere soprattutto all'interno di una filiera organizzata. Consorzio Casalasco riesce sempre a garantire il ritiro dei prodotti a un prezzo superiore rispetto al mercato e riesce anche a gestire il rischio climatico per i propri agricoltori soci. Dai dati emersi è possibile affermare che l'adozione della diversificazione colturale comporta benefici in termini produttivi rispetto alla gestione tradizionale, per tutte le colture in rotazione.
La rotazione adottata dalle aziende del Consorzio Casalasco del Pomodoro consente, nella maggior parte dei casi, di aumentare le opportunità di reddito per gli agricoltori soci, perché riduce loro i rischi di mercato.
Fonte: Consorzio Casalasco del pomodoro