Crescono i consumi alimentari nel primo trimestre del 2018, anche se in modo non uniforme tra Nord e Sud del paese. Nel report sull'andamento della spesa alimentare da gennaio a marzo redatto da Ismea-Nielsen emerge una fotografia che mostra l'Italia divisa in due, con il le aree del nord e del centro che crescono e l'area meridionale invece caratterizzata da una contrazione dei consumi. Nel complesso, rispetto allo stesso periodo del 2017, il segno è positivo dell'1,4%, con il comparto confezionato a trainare (+2,3%) rispetto allo sfuso (-0,5%).
Per quanto riguarda il mondo vegetale il report segnala invece una generale diminuzione dei consumi sia sul fronte del fresco che del trasformato, in particolare degli ortaggi, mentre la frutta è stabile. Nel primo caso la flessione nel primo trimestre del 4,5%, da iscriversi principalmente alle patate che in presenza di volumi stabili hanno visto i consumi scendere del 6%. Male anche finocchi, lattughe e radicchio che a parità di volumi hanno visto scendere la spesa del 7%.
Stabile, invece, il consumo di frutta: lieve crescita per le arance (+2%), bene aumenta la spesa per la frutta in guscio, bene anche le mele seppur con volumi più bassi a causa del poco prodotto disponibile, su i volumi e la spesa per l'uva. Per quanto riguarda i kiwi il rapporto sottolinea “una notevole contrazione dei volumi acquistati, ma per i quali resta invariata la spesa dati i prezzi in aumento di oltre 20punti percentuali”.