18 febbraio 2020

Consumi alimentari, il secondo semestre 2019 smorza gli entusiasmi

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Nella seconda metà del 2019 i consumi alimentari delle famiglie hanno registrato una flessione “ridimensionando lo slancio del primo semestre, quando lo scontrino era cresciuto dell'1,1% su base tendenziale”. E' quanto evidenziato dal panel Ismea Nielsen. L'analisi rileva che l'anno scorso la spesa domestica è cresciuta dello 0,4% su base annua trainata solo dalle bevande e dai prodotti confezionati. Insomma, il report conferma una maggior disponibilità alla spesa per le bevande (+1,7%) piuttosto che per i generi alimentari (+0,2%).

Largo consumo confezionato a +1,9%, freschi sfusi -3,1%

In particolare, gli analisti spiegano come “a fare da traino siano ancora i prodotti a Largo consumo confezionato (Lcc, +1,9%), mentre la spesa di prodotti freschi sfusi ha continuato a contrarsi, segnando il 3,1% in meno”.

Tra i comparti solo carni, ittici e frutta hanno mantenuto più della metà dell'offerta in formato sfuso, per le altre filiere il prodotto confezionato rappresenta circa i tre quarti dell'offerta.

Nel settore in crescita delle bevande risultano particolarmente dinamici gli spumanti, le altre bevande riconducibili agli aperitivi, comprese le birre. In crescita, poi, la spesa per i vini con la conferma del trend positivo per Dop e Igp.

 

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