09 giugno 2014

Consumi ortofrutta. Politica, produzione e distribuzione a confronto

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Molti gli interventi che hanno animato la giornata organizzata dal Cso di Ferrara con il convengo dal titolo “I Consumi di Frutta e Verdura in Italia”, a partire da quello dell’europarlamentare On. Paolo De Castro, che ha richiamato l’attenzione sull’OCM Ortofrutta. «Dobbiamo lavorare fin da subito sul nuovo regolamento, sul biologico e sui programmi di promozione che per le imprese significano circa 200 milioni euro l’anno». L’assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, invece, ha ricordato gli sforzi che questa regione ha compiuto sul tema della lotta integrata e l’innovazione illustrando le nuove linee del Piano di Sviluppo Rurale che daranno priorità all’innovazione delle filiere, alla logistica ed alla formazione dei giovani anche attraverso il rifinanziato progetto “Frutta nelle Scuole”.

Francesco Pugliese, direttore generale del gruppo Conad nonché presidente di Adm, l'associazione che raggruppa le imprese della distribuzione moderna, ha sottolineato l’evoluzione di un canale come quello dei discount, che ormai non offre più solo bassi prezzi e basso servizio. E a proposito di prezzi, Pugliese ha evidenziato come l’eccessiva pressione promozionale finisce per erodere valore al prodotto. Infine, anche gli interventi di alcuni esponenti della produzione ortofrutticola italiana: a partire da Renzo Piraccini (Apofruit) che ha sottolineato l’importanza della marca e dell’innovazione per conquistare quote di mercato; Cristian Moretti (Agrintesa) che ha invece ribadito la necessità di fare uno sforzo per ritrovare redditività per la produzione. Marco Salvi (Fruitimprese) ha evidenziato la necessità di trovare sbocchi commerciali verso i Paesi esteri.

«Dobbiamo prestare la massima attenzione alle esigenze dei consumatori – ha dichiarato invece Paolo Bruni, presidente di Cso– sintetizzabili in 5 punti chiave: sicurezza, benessere, legame con la natura, facilità d'uso, stile di vita semplice, risparmio e lotta allo spreco. Da parte di Cso ci mettiamo a disposizione, come tavolo tecnico, per studiare a fondo i problemi e dare supporto alle Istituzioni e alle Organizzazioni dei Produttori per sollevare questioni importanti sul fronte consumi, come il riconoscimento dei requisiti salutistici della frutta e della verdura da parte di EFSA, l'armonizzazione europea dell'uso dei fitofarmaci, la creazione di un catasto nazionale delle principali specie frutticole. In chiave di comunicazione – ha concluso poi Bruni- il nostro impegno è oggi più che mai indirizzato verso la creazione di un rapporto stretto con la grande distribuzione per collaborare ad inventare spazi dedicati all'ortofrutta più vicini alle nuove esigenze del consumatore».

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