03 marzo 2022

Container da e per la Russia, chi si è fermato

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E' ufficiale: a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, i colossi del trasporto marittimo hanno annunciato lo stop di tutte le prenotazioni di trasporti da e per la Russia. Un provvedimento che, come aveva riferito myfruit.it nei giorni scorsi, era nell'aria: oltre al pericolo generato dal conflitto, infatti, a preoccupare le compagnie sono le sanzioni.

Le ricadute della decisone di isolare commercialmente la Russia sono ancora da verificare. Di certo al sistema logistico, dopo l'emergenza sanitaria, tocca assorbire un altro colpo, perché con questa decisione le alternative per far viaggiare la merce si riducono e, inevitabilmente, mancherà posto in stiva.

E' vero che, a differenza di quanto accaduto per via della pandemia, questa volta è solo un'area a essere esclusa dal traffico internazionale. Ma la capacità di trasporto è comunque ridotta, il che rende ipotizzabile l'incremento dei prezzi delle spedizioni.

Chi si è fermato

La prima ad avere annunciato lo stop è stata, lo scorso primo marzo, Msc Mediterranean Shipping Company, società del gruppo Msc. La quale, non soltanto ha fermato le prenotazioni di trasporto merci da e per la Russia, ma ha incluso tutte le aree di accesso, Baltico, Mar Nero ed Estremo Oriente russo. La compagnia garantirà solo il trasporto di beni essenziali, dunque alimenti, medicinali e aiuti umanitari. Con la stessa logica si sono fermate anche la danese Maersk e le tedesche Hapag-Llloyd e Dhl. Anche One ha annunciato di avere sospeso, fino a nuova comunicazione, le prenotazioni da e per i porti di Odessa, in Ucraina, e Novorossiysk, in Russia.

Preoccupano le sanzioni

Oltre al conflitto, a preoccupare i player sono le sanzioni. Lo ha spiegato in una nota Maersk: “Poiché la stabilità e la sicurezza delle nostre operazioni sono già direttamente e indirettamente influenzate dalle sanzioni, le nuove prenotazioni Maersk via mare e terra da e verso la Russia sono temporaneamente sospese”.

La situazione

Il Regno Unito nei giorni scorsi ha bloccato tutte le navi di bandiera russa o ritenuta di proprietà o, ancora, controllate da società o persone connesse con la Russia.

Le ricadute del conflitto ci sono anche nelle acque europee: la Francia nei giorni scorsi ha fermato la russa Baltic Leader (poi ripartita verso San Pietroburgo), mentre in Italia, al porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria), sono fermi numerosi container (sembrerebbe più di 600) diretti in Ucraina: non possono arrivare a destinazione perché gli scali sono chiusi.

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