Si è tenuta stamattina, a Milano, la 14esima edizione del premio biennale Coop for Future, il riconoscimento dell'insegna ai propri fornitori che, con progetti e azioni concreti, si sono distinti per le politiche di sostenibilità adottate.
“L'impegno di Coop sul tema della sostenibilità risale a 40 anni fa, quando ci fu l'intuizione di mettere in relazione consumatori e fornitori – ha esordito l'Ad Maura Latini – Si tratta di un percorso che non si è mai arrestato e che ha continuato a evolversi, portandoci a far nascere anche Close the Gap, che premia l’inclusione, anche di genere”.
“Quando partimmo furono pochi i fornitori ad aderire all'iniziativa – ha ricordato Latini – Quest’anno siamo arrivati a quota 409, un ottimo risultato se si pensa che il nostro parco fornitori supera di poco le 500 aziende”.
I vincitori
Hanno ricevuto il premio Coop for Future Op Giuliano Puglia Fruit (categoria freschissimi ortofrutta), Orogel (categoria freschi), La Doria (grocery alimentari), Essity Italy (non alimentari), Fileni (freschissimi carni), mentre il premio Close the Gap è stato assegnato a Euro Company (freschissimi ortofrutta e frutta secca ed essiccata).
La partecipazione al concorso è volontaria: chi decide di aderire, oltre a compilare appositi documenti e questionari, accetta le ispezioni dell’ente certificatore Bureau Veritas, pena l’esclusione dal premio.
Novità di quest'anno è l'istituzione di due comitati scientifici chiamati a valutare i risultati emersi dal confronto con le aziende. Nel comitato per i premi Coop for Future figurano Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Marketing, innovazione e sostenibilità all'Università Roma Tre, Simone Molteni, direttore scientifico di Lifegate e Angelo Mastrandrea giornalista de il Manifesto-Extraterrestre e Internazionale, mentre al comitato chiamato a decidere sul premio per la gender equality hanno dato il loro contributo Maurizia Iachino, fondatrice e presidente dell’Associazione Fuori Quota, Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e Andrea Notarnicola del Comitato Global Inclusion.
Tutte le operazioni per l'ambiente
“Nelle cinque categorie per l’ambiente – ha argomentato Maura Latini – sono state premiate le operazioni di miglioramento dell’efficienza energetica, la riduzione del peso degli imballaggi e l’uso di materiali riciclati, la presenza di numerose certificazioni fra cui quella per i prodotti biologici, e le iniziative di razionalizzazione dei trasporti per ridurre l’impatto ambientale”.
“Euro Company è invece stata premiata perché pioniera dell’equa distribuzione del compito di genitorialità – ha aggiunto – L'azienda concede infatti ai dipendenti neo-papà un periodo di congedo parentale più esteso rispetto a quanto disposto per legge. Inoltre tiene corsi sull’inclusione e la violenza di genere ai suoi dipendenti, ha procedure che tutelano chi denuncia illeciti a danno dei dipendenti e ha inserito tra i valori aziendali diversità, equità e inclusione”.
“Abbiamo intrapreso un percorso culturale che ci ha aperto un nuovo modo di fare impresa – ha testimoniato Mario Zani, direttore commerciale di Euro Company – Quotidianamente riscontriamo come, se si perseguono obiettivi comuni, la produttività delle persone cresce”.
I risvolti economici della sostenibilità
“Il concetto di sostenibilità sta evolvendo – ha spiegato Carlo Alberto Pratesi – Qualche anno fa era legato alla responsabilità morale, tanto che si chiamavano in causa le generazioni future. Oggi, invece, si tratta di una problematica del presente, la quale ha precisi risvolti economici, di immagine e di reputazione”.
La conferma è arrivata da Op Giuliano Puglia Fruit: “Siamo fornitori di Coop da oltre 40 anni – ha concluso Nicola Giuliano – A quei tempi, pensare di dover produrre con delle restrizioni, ci era sembrato vincolante. Ma siamo felici di aver seguito Coop in questo percorso. Essere cresciuti con la mentalità della sostenibilità ci ha dato e continua a darci un enorme vantaggio competitivo”.