15 luglio 2022

Cooperativa Produttori Nocciole: procede il progetto sulla cimice

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Prosegue con risultati soddisfacenti il progetto di monitoraggio della cimice asiatica nella Tuscia, grazie anche all’ausilio di nuove tecnologie. A fare il punto della situazione per myfruit.it è Gianluca Santinelli, tecnico di Cpn – Cooperativa produttori nocciole – che spiega: “Stiamo monitorando il comportamento delle trappole elettroniche per la cimice asiatica, sviluppate da xFarm, mettendole a confronto anche con quelle adesive tradizionali. Sostanzialmente – continua Santinelli – entrambi i dispositivi stanno producendo gli stessi risultati. Questo è interessante perché vuol dire che il nuovo sistema funziona e questo ci permette di essere in prospettiva più efficienti, avendo strumenti di monitoraggio che ci restituiscono i dati in tempo reale. Il progetto di Cpn, nell’ambito di Italia Ortofrutta Unione nazionale, sta quindi procedendo”.

La buona notizia, oltretutto, è che mentre questo progetto di monitoraggio sta andando avanti, al momento il fenomeno della cimice sembra attenuato, sebbene l’attenzione rimanga massima. “Al momento registriamo una minore presenza di cimice asiatica – ammette Santinelli – ma ci aspettiamo un aumento repentino verso la fine di luglio. Anche quella autoctona per ora non è stata molto presente, ma sta iniziando a farsi vedere nelle piante più esterne dei noccioleti. Stiamo quindi monitorando anche con che velocità si sposterà e con quale intensità verso l’interno degli appezzamenti”.

Cpn, peraltro, è una realtà in crescita e, quest’anno, gli impianti dei soci allevati a noccioleto hanno raggiunto i 1.800 ettari. L’annata, al momento, si presenta decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno, che fu falcidiata dalle gelate primaverili tardive. C’è però apprensione per le alte temperature e la siccità.

“Le nocciole – spiega infatti ancora Santinelli – erano in ritardo nell’accrescimento. Ora, probabilmente, avremo una raccolta anticipata rispetto alla norma. Ci attendiamo in generale una buona produzione, ma con un’incidenza di frutti che rimarranno più piccoli a causa della siccità. Non siamo tuttavia ancora in grado di esprimere percentuali al riguardo”.

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