05 aprile 2019

Cooperazione internazionale, ecco l’ananas Dolcetto del Togo

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Le cooperative agroalimentari italiane sono da tempo impegnate nel sostegno ai Paesi in via di sviluppo. Ne è un esempio l’iniziativa realizzata in Togo, nel continente africano, dalla ONG di Confcooperative Coopermondo, che insieme ad un pool di Banche di Credito Cooperativo ed a Federcasse, promuove l’agricoltura sostenibile e la finanza popolare.

Il progetto è stato presentato ieri nell’ambito dell’evento “Seminiamo il futuro con l’Africa” organizzato a Roma da Confcooperative presso il Palazzo della Cooperazione e aperto dal presidente nazionale dell’organizzazione, Maurizio Gardini. Nel corso dei lavori, ai quali hanno partecipato anche il vicepremier Matteo Salvini e il vicepresidente IFAD Donal Brown, sono stati illustrati numerosi interventi incentrati sul valore aggiunto del modello cooperativo per promuovere un lavoro dignitoso in Africa e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite.

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Andrea Bertoldi Direttore Generale Brio con Egblogbe Kokou, presidente della Cooperativa togolese CPJPPAB

“Con questa filosofia – ha dichiarato Camilla Carabini, direttrice di Coopermondo – attraverso formazione, assistenza tecnica, microcrediti erogati ad istituzioni di microfinanza locale, in Togo abbiamo accompagnato la nascita di oltre 150 imprese cooperative. Tra queste, la CPJPPAB (Cooperative Préfectoral de Jeunes Producteures Professionels d’Ananas Biologique), che rappresenta 1.300 giovani agricoltori, per un terzo donne, impegnati nella coltivazione di circa 500 ettari di ananas biologico”. Dando vita ad un’impresa cooperativa, che ha permesso di organizzarsi ed affacciarsi sui mercati con maggior forza, questi produttori sono arrivati nei supermercati italiani con l’Ananas Dolcetto biologico della varietà Pan di Zucchero a marchio Alce Nero.

Un risultato reso possibile anche grazie alla lungimiranza delle due imprese partner del progetto: BRIO, realtà di punta nella commercializzazione di ortofrutta bio e socia dell’azienda Alce Nero, e Agrintesa, cooperativa leader nel settore dell’ortofrutta fresca, aderente al Gruppo Apo Conerpo.

“Per sostenere questi produttori dell’Africa Occidentale – ha affermato Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa – abbiamo donato alla cooperativa togolese bilance e risorse per migliorare il packaging”. Parallelamente, Coopermondo ha accompagnato gli agricoltori ottimizzando la logistica per favorire l’esportazione di questo prodotto dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e gustative, che ha conquistato i consumatori del nostro Paese.

“Leggermente più piccoli rispetto alle varietà più diffuse – ha sottolineato Andrea Bertoldi, direttore generale di BRIO – questi ananas, biologici ed equo-solidali, sono spiccatamente dolci rispetto a quelli tradizionali, arrivano già maturi pronti da gustare anche nella parte centrale che solitamente viene scartata. Un prodotto dalle ottime qualità organolettiche parte di un progetto per la crescita e lo sviluppo sostenibile nel rispetto della biodiversità, dei valori e diritti delle comunità locali”. 

Le caratteristiche di eccellenza del prodotto e gli obiettivi del progetto di solidarietà sono state riprese da Gnassingbe Sandou Assimarou, presidente della Confederazione dei Contadini Togolesi, ed Egblogbe Kokou, presidente della Cooperativa togolese CPJPPAB, che hanno poi proposto ai partecipanti al seminario anche una apprezzata degustazione dell’Ananas Dolcetto.

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