25 novembre 2022

Copagri approva il ministro Lollobrigida su agroenergie

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“Prendiamo atto con grande soddisfazione delle parole pronunciate dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che nel corso dell’ultimo question time alla Camera ha accolto molte delle nostre sollecitazioni in merito alle numerose questioni aperte che da anni frenano lo sviluppo del primario e che potrebbero rappresentare un sensibile freno alla tanto decantata rivoluzione green e alla transizione energetica, obiettivi da tempo intrapresi dai produttori agricoli e sui quali si giocherà il futuro del settore”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista, ringraziando il titolare del dicastero dell'Agricoltura per i passaggi sulle agroenergie e, soprattutto, sull’accesso al credito.

“Come abbiamo più volte evidenziato, riteniamo che in un contesto quale quello attuale, caratterizzato da un considerevole deficit energetico, e in un momento in cui si chiede alle aziende di lavorare con sempre maggiore determinazione per raggiungere i positivi e condivisibili obiettivi comunitari in materia di decarbonizzazione, sia del tutto paradossale limitare la concessione di incentivi all’agrisolare al solo autoconsumo delle imprese, a maggior ragione in un Paese come l’Italia, caratterizzato da aziende agricole di medio-piccole dimensioni e con un consumo energetico non elevato”, ricorda Battista, secondo cui “è fondamentale aumentare la quota di autoproduzione, anche al fine di costituire comunità energetiche”.

“Anche sul versante del credito, le parole dell’esponente del Governo sposano la linea della Copagri, evidenziando la necessità di coinvolgere Ismea e di ricorrere al fondo generale di garanzia del mediocredito centrale per agevolare e semplificare l’accesso per i produttori agricoli, con il fine ultimo di rendere appetibili agli istituti di credito le operazioni richieste dalle aziende”, aggiunge il presidente.

“Analogo favore si esprime poi per i positivi e condivisibili passaggi sulla necessità di intervenire sulla questione dei danni causati dalla fauna selvatica, mettendo mano alla datata legge 157/1992, e per rimarcare la netta contrarietà del nostro Paese al sistema di etichettatura a semaforo, cosiddetto nutriscore, che va respinta senza esitazioni in quanto costituisce un sistema fuorviante e semplicistico che rischia solamente di danneggiare le nostre produzioni di punta”, conclude Tommaso Battista.

Fonte: Copagri

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