02 aprile 2020

Covid-19, Gruppo VéGé dona 1,5 milioni

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VéGé e le proprie imprese associate, intendono dare un segnale concreto di vicinanza al Paese che sta vivendo un momento di emergenza senza precedenti nella nostra storia.

Soffrono le famiglie che perdono i loro cari, soffre la sanità pubblica sotto pressione da settimane, soffrono ma non mollano medici, infermieri, personale sanitario che non smetteremo mai di ringraziare per tutto quello che stanno facendo, soffrono gli italiani che in pochi giorni hanno dovuto cambiare e stravolgere le loro abitudini.
VéGé, con i suoi 3.528 punti vendita in tutto il territorio nazionale, vuole in questo momento essere un presidio di normalità e sicurezza per offrire agli italiani tutto quello di cui hanno bisogno e assicurare in tutte le case, ogni giorno, il necessario per fronteggiare senza ulteriori preoccupazioni questo difficilissimo momento. Ma vuole fare qualcosa di più:
“Abbiamo deciso, come Gruppo VéGé e imprese associate, attraverso una serie di donazioni, di stanziare 1,5 milioni per testimoniare concretamente la nostra vicinanza alle comunità, ai loro territori, ai sistemi sanitari locali e nazionale”.

Sono 31 le imprese socie di Gruppo VéGé che hanno deciso di scendere in campo: Asta Srl, Bava Srl, Bennet SpA, Caputo Saverio & Figli Srl, Caramico Gaetano & C. SpA, Centrodet SpA, Colonial Sud SpA, Detercart Lombardo Srl, Erregi Srl, F.lli Arena Srl, F.lli Morgese Srl, Gambardella SpA, Gargiulo & Maiello SpA, GDA SpA, G.F.E. Distribuzione Associata Srl, GRD Scarl, Grossy Srl, Gruppo Enzo Ferì Srl, Isa SpA, Market Ingross Srl, Migross SpA, Mio Mercato Srl, Moderna 2020 Srl, Multicash SpA, Multicedi Srl, Multicedi MCN Scarl, Nocera Bros Srl, Rossi Srl, S.I.DI Piccolo Srl, Supermercati Tosano Cerea Srl e Vega Soc. Coop.

Le imprese associate VéGé, donando complessivamente 900mila euro, intendono così agire in favore dei luoghi in cui operano. Solo a titolo di esempio, ma non esaustivo, donazioni in favore degli ospedali di Treviso, di Licata, di Agrigento, di Polla, di Avellino, donazioni alle Asl della Campania. Parte dei contributi sarà devoluto alla rete ospedaliera delle province siciliane maggiormente colpite dall’epidemie, come l’ospedale Umberto I di Enna, Cervello di Palermo, Policlinico di Messina e le Aziende Ospedaliere Cannizzaro e Garibaldi di Catania, così come, in Sardegna, a 4 Comunità Sociali di Cagliari.
A livello nazionale, invece, 600mila euro saranno devoluti direttamente alla Croce rossa italiana che è in prima linea dall'inizio dell’allerta Covid-19 in modo capillare su tutto il territorio nazionale attraverso migliaia di volontari e operatori che stanno lavorando senza sosta per sostenere la popolazione. La Cri sta intervenendo con i suoi mezzi, le sue donne e i suoi uomini per garantire soccorso, supporto sanitario e logistico in questa emergenza e sta gestendo in sicurezza i trasporti sanitari dei casi potenzialmente sospetti con mezzi ad alto biocontenimento. Con il numero verde Cri per le persone 800 – 065510 attivo h24 sta fornendo supporto psicologico e informazioni corrette a centinaia di migliaia di cittadini, oltre all’aiuto diretto a tutte le persone più vulnerabili e con maggior fragilità sociali e sanitarie, che hanno bisogno della spesa a domicilio, il trasporto sociale, la consegna dei farmaci e dei beni di prima necessità.

“Essere vicini alle comunità dove operiamo e alla Croce Rossa è un dovere verso tutti quei cittadini che ogni giorno ci scelgono, ci manifestano fiducia, ci considerano un punto di riferimento indispensabile, vicino alle loro case. Inoltre, a sostegno dei nostri lavoratori e delle loro famiglie, adotteremo misure specifiche di sicurezza per la salvaguardia della loro salute e una copertura assicurativa integrativa che prevede l’assistenza sanitaria in caso di positività al Covid-19. Infine, per ringraziarli dell’immenso sforzo che stanno profondendo, abbiamo pensato ad un bonus integrativo, per ciascun collaboratore, variabile a seconda di ogni impresa”.
VéGé ha immediatamente aderito alla richiesta del presidente Conte di aumentare la capacità di spesa dei voucher di emergenza messi a disposizione dal Governo attraverso i Comuni, offrendo un ulteriore sconto del 10% alla cassa: “Per consentire a tutti i clienti di manifestare la propria solidarietà verso chi si trova in uno stato di bisogno, abbiamo avviato un’ulteriore iniziativa che permette di lasciare una quota per pagare la spesa a chi non può permetterselo. La spesa solidale o spesa sospesa, è uno strumento necessario per dire ciascuno di noi agli altri ecco, ci siamo, nessuno sarà lasciato solo”.

 

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