04 giugno 2020

Covid-19, i risultati dei controlli della filiera nei mesi di emergenza

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Più di 29mila controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 3.285 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti di qualità Dop, Igp, biologico, settore oleario e vitivinicolo.
Intensa l'attività ispettiva sui canali ecommerce, visto l'incremento delle vendite online a seguito delle misure restrittive della circolazione delle persone adottate dal governo per il contenimento del Covid-19, nei porti italiani, dove sono arrivati i prodotti agroalimentari, e nelle segnalazioni di speculazioni e pratiche sleali.

E' on line sul sito del Mipaaf il report sull'attività dell'Ispettorato antifrode del Ministero dei primi quattro mesi di emergenza Covid-19, durante i quali la filiera agroalimentare ha continuato a fornire il suo apporto indispensabile ai consumatori e e non si è fermata neanche durante il lockdown, dalla produzione, alla trasformazione, alla vendita, continuando a garantire qualità, sicurezza ed eccellenza.
Oltre un terzo dei controlli sono stati svolti nell'area settentrionale del Paese, in particolare in lombardia e veneto, a garanzia delle maggiori e più consistenti produzioni Ig al mondo: il grana padano, con oltre 5,2milioni di forme e il “Sistema Prosecco”, con oltre 600milioni di bottiglie prodotte (dati 2019).

Le irregolarità riscontrate, sono state in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale, a dimostrazione del fatto che non si è speculato in un momento di particolare difficoltà per tutto il mondo.
In questi quattro mesi l'agroalimentare italiano ha continuato a garantire sicurezza, trasparenza e qualità dimostrando di essere uno dei settori più strategici durante la pandemia di Covid-19. Gli uomini e le donne dell'Icqrf hanno continuato a vigliare per il bene della collettività e di quanti lavorano con impegno e sacrificio, contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere sane. Le aziende, gli agricoltori, i braccianti agricoli con enorme senso di responsabilità non si sono mai fermati, neanche quando tutto il Paese era immobile, assicurando a tutti cibo sano e di eccellenza, tra enormi sacrifici e difficoltà – cosi la ministra Teresa Bellanova – Quando tutto era chiuso, come dimostrano i dati del report, il settore agroalimentare ha retto. Adesso è nostro dovere scommettere sulla ripartenza e rilanciare tutto il comparto, fatto di tanti uomini e donne che non si sono mai tirati indietro ma hanno continuato a lavorare per consentire all'Italia di mantenere intatte le sue abitudini alimentari”.

Non si è fermata la filiera bio: dal primo febbraio sono entrati nel sistema dell'agricoltura biologica 2.068 nuovi operatori per una superficie pari a 71.921 ettari.
Nel dettaglio, il 66% dell'attività ispettiva è stata svolta nei settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario, ma anche nelle carni, uova, pasta, riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati, tutti alimenti che hanno subito uno sbalzo di consumi durante l'emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda il monitoraggio dei canali ecommerce, che hanno registrato un grosso incremento di accessi nel quadrimestre febbraio – maggio, l'Icqrf ha operato 558 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e eBay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.
Sul fronte sanzionatorio, nel periodo febbraio – maggio 2020, la percentuale maggiore di sanzioni irrogate dall'Icqrf riguarda il settore vitivinicolo (286 provvedimenti emanati, pari ad oltre il 55% del totale), poi quello delle produzioni agroalimentari a denominazione registrata con poco più del 24% del totale (pari a 125 ordinanze), e infine con 51 provvedimenti e circa il 10% del totale, il settore concernente l'etichettatura dei prodotti alimentari.

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