La pandemia ha avuto importanti ripercussioni sulla logistica mondiale, ma non è riuscita a comprometterne la salute: il valore globale del settore ammonta oggi a quasi seimila miliardi di euro, con un'interessante previsione di crescita per i prossimi anni. Il rapporto Total logistics 2021 della società di ricerca TransportIntelligence conferma infatti quanto stimava prima dell'emergenza sanitaria, ossia un incremento medio annuo del settore del 4,7% per il periodo 2020/24.
Il che significa che il settore logistico è riuscito a reggere i contraccolpi dell'ultimo anno, confermandosi il servizio capace di fare la differenza nelle diverse supply chain, ortofrutta in testa.
Il report in questione analizza tre mercati, europeo, nord America e asiatico. Quest'ultimo, secondo le stime, rappresenta circa il 45% della spesa globale. E, vista la crescita del pil (prodotto interno lordo) asiatico, secondo TransportIntelligence non è da escludersi che questo valore sia destinato a crescere nel prossimo futuro. Stando alle stime, si prevede infatti una crescita del mercato logistico del nord America pari al 2,8% fino al 2024, a fronte del +6,5% dell'Asia.
Il trasporto espresso vola
Il trasporto espresso è stato il segmento che nel 2020 ha mostrano il maggiore incremento: trainato dall’impennata del commercio elettronico, ha prodotto risultati inaspettati, basti pensare che, come fa notare il rapporto 2021, la divisione express del colosso Dhl ha raggiunto un fatturato di 19,12 miliardi di euro, con un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. TransportIntelligence prevede che il trend di crescita proseguirà almeno fino al 2024, con un incremento del 7,9% per il trasporto espresso nazionale e del 6,8% per quello internazionale.
Il trasporto aereo soffre, ma si riprenderà
La pandemia ha invece avuto un impatto negativo sul trasporto aereo delle merci, che per via della drastica riduzione del numero di voli passeggeri, ha subito una pesante riduzione dell’offerta di stiva fin dalla fase iniziale della pandemia. Il che non soltanto ha ridotto la possibilità di movimentare merci via aerea, ma ha anche causato un aumento delle tariffe quando i traffici sono ripresi. Secondo TransportIntelligence, a novembre 2020 i volumi globali sono scesi del 12,6% su base annuale, con un aumento delle tariffe del 79 per cento.
Si tratta di una situazione grave, ma transitoria: la società di ricerca prevede infatti una imminente ripresa totale dei vettori aerei, con una previsione di crescita media annuale, fino al 2024, del 5,4 per cento.
Il trasporto marittimo
Secondo la società di ricerca, aumentano i costi anche per il trasporto marittimo. Se, infatti, il trasporto di un teu (twenty-foot equivalent unit, ossia la misura standard di volume nel trasporto dei container Iso) dalla Cina agli Stati Uniti il 22 gennaio 2021 è costato 4.261 dollari, un anno prima, nello stesso giorno, aveva un valore di 2.102 dollari, il che significa un aumento del nolo del 103 per cento. In ogni caso, le previsioni per il trasporto marittimo sono confortanti: TransportIntelligence stima una crescita media annuale, tra il 2020 e il 2024, del 5 per cento.
La logistica conto terzi dovrà cambiare
Infine la logistica conto terzi, per la quale TransportIntelligence prevede per il 2021 una crescita del 5,4% a fronte del calo del 4,1% registrato nel 2020. Ma secondo il rapporto 2021, per continuare a ottenere risultati positivi, la contract logistics nei prossimi anni dovrà cambiare. Un cambiamento che, per quanto riguarda l'Italia, secondo quanto rilevato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano sarebbe già in atto, poiché le criticità emerse durante l'emergenza sanitaria sono state trasformate nelle priorità su cui intervenire nel 2021. Maggior flessibilità del sistema logistico, digitalizzazione dei processi, sicurezza di tutti gli operatori lungo la filiera e semplificazione della gestione dei flussi logistici sono i punti cruciali su cui la maggior parte delle imprese del settore sta già intervenendo.