CPR System è venticinque anni sull'onda. In un quarto di secolo il Gruppo è passato dall' ortofrutta alla carne e al pesce, dalle cassette ai pallet ma sempre in ottica di economia circolare: riciclo e riuso. Si allargano i confini merceologici e tecnologici e si guarda con interesse all'Intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali. Forte curiosità e tutti attenti, dopo l’assemblea dei soci, alla lezione del professor Francesco Ubertini, presidente di Cineca ed ex-Rettore dell’Università di Bologna, su big data e super calcolatori. Orizzonti interessanti che abbiamo seguito a Padova dove sono stati anche diffusi i dati del bilancio 2023: fatturato di 81 milioni e patrimonio netto di 54,2 in crescita del 15,12% rispetto al 2022.
Conti in ordine
Tanta innovazione, progettazione e attenzione al futuro. Ma si parte dai numeri che a Cpr System tengono nonostante come sottolinea il presidente Gabriele Ferri si è dovuto fare i conti con le crisi al plurale: pandemia, guerra in Ucraina, conflitti con conseguenze dirette sul Mar Rosso e un nemico molto vicino: l'inflazione che si insinua dentro il carrello della spesa colpito dall'erosione della capacità di spesa. Nonostante la policrisi il fatturato approvato è pari a 81 milioni per il 2023 mentre il patrimonio netto di 54,2 milioni è aumentato del 15,12% rispetto al 2022. Questi i dati presentati durante l'assemblea generale dei delegati.
Realizzato il progetto Redea, buoni riscontri dal pallet Noè
I risultati di bilancio sono legati alla piena realizzazione del progetto Redea, avviato tre anni fa, e che a giugno 2024 ha raggiunto la completa sostituzione delle casse verdi, registrando una proiezione di 168 milioni di movimentazioni nel 2024. Un passaggio di prodotto approdato in porto. Bene, "risultati molto positivi" anche per le movimentazioni dei pallet che hanno raggiunto gli 8,7 milioni di movimenti nel 2023 pari al +12% rispetto al 2022.
Questa la rendicontazione economica, ma c'è pure quella ambientale. Con ottimi numeri. La nuova cassa Redea "ha permesso una riduzione del 10,3% delle emissioni di CO2 durante il trasporto e del 1,6% nel consumo di carburante. Gli avanzati sistemi di lavaggio hanno efficientato il consumo di acqua, mentre gli impianti fotovoltaici contribuiscono circa per il 36% dell’approvvigionamento energetico dell'azienda".
La sostenibilità sociale è l'altro tassello di questo puzzle. Merito della composizione integrata della sua base sociale come sottolinea il presidente Gabriele Ferri: "Aspetto fondamentale dell’azienda che unisce i produttori ortofrutticoli (oltre 1.000 aziende di ortofrutta di ogni dimensione), circa 50 distributori e tra questi Coop, Conad, Pam, Bennet, Selex, Vegé, Sigma, Despar ed altri tra cui le new entry Esselunga, Penny e NaturaSì". Un vero network. "La complessità della catena di approvvigionamento ortofrutticola richiede una collaborazione efficace tra gli attori della filiera che attraverso le piattaforme tecnologiche sempre più avanzate di CPR System possono creare valore, riducendo i costi e migliorando significativamente l'efficienza. Queste sono le sfide che affrontiamo da sempre e affronteremo con progetti avanzati nel prossimo futuro”.
L'innovazione alimenta il futuro
Monica Artosi, direttore generale di CPR System ha puntato il faro sul futuro: "Il nostro approccio alla gestione degli imballaggi non solo rispetta l'ambiente ma stabilisce un nuovo standard anche per l'industria. La tracciabilità ottimizzata e la sostenibilità sono il cuore della nostra strategia e rappresentano sicuramente il futuro della logistica". Linguaggio presente nei nuovi progetti, "siamo cambiati in questi 25 anni e dall'ortofrutta siamo passati anche alla movimentazione di carne e pesce", che sono legati oltre alla transizione ambientale ed energetica a quella digitale. Il percorso è basato sulla digitalizzazione avanzata. Anche se si parte dalle strutture fisiche ovvero ripensare sia la rete degli impianti di lavaggio e quella logistica. Si è partiti 25 anni fa con la logica di evitare viaggi a vuoto ora il salto è ottimizzare ritiro e distribuzione.
Un altro tassello fondamentale è quello della tracciabilità e si sta lavorando - previsto un test nello stabilimento di Gallo entro il 2025 - ad una infrastruttura incloud. Significa condividere i dati tra tutti i partner come spiega il direttore Artosi.
Intelligenza artificiale al servizio del Gruppo
Francesco Ubertini, presidente di Cineca ed ex-Rettore dell’Università di Bologna, è l'ospite che ha intrattenuto i manager del gruppo illuminando l'orizzonte offerto dai big data. Quelli che sono linfa vitale al tecnopolo di Bologna - un innovativo data center e non solo tra i più competitivi al mondo voluto dalla Regione Emilia-Romagna - dove calcola continuamente Leonardo. Uno dei più veloci calcolatori al mondo capace di svolgere 250 milioni di miliardi di calcoli in un secondo. Potenza impressionante utile anche nella filiera alimentare. "Un'azienda di salumi vuole ampliare il suo sistema predittivo con le informazioni meteo perché le sue vendite sono funzionali alle temperature". Lo sanno bene i contadini, ma con i big data si riescono a capire meglio e in modo molto veloce le dinamiche di mercato legate al clima.