13 giugno 2022

Creafuturo: focus sulla sostenibilità

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L'ultimo numero di CreaFuturo è dedicato alla sostenibilità, un termine dal significato vastissimo: dal più immediato ambiente, all’economia, passando per l’agricoltura, l’alimentazione. La sfida è ambiziosa: provare ad andare oltre la percezione comune, talvolta superficiale e stereotipata, per comprenderne la complessità e vederla messa a terra da ricercatori, agricoltori e società civile in specifiche situazioni.

Il presidente Carlo Gaudio, nel suo editoriale ripercorre la nascita e l’evoluzione di questo concetto, analizzandone le implicazioni dal punto di vista agroalimentare, fino ad arrivare alla transizione ecologica. 

Una nuova agricoltura, dall’anima verde e sostenibile, però,  deve poter contare su nuove piante, perfette, in grado cioè di mantenere una alta produttività e di resistere agli stress biotici ed abiotici, riducendo il loro impatto ambientale: ed è proprio quello su cui si sta lavorando al Crea genomica e bioinformatica, mentre al Crea viticoltura ed enologia si guarda avanti, ai vitigni resistenti, per una viticoltura sostenibile.

 Novità anche sul fronte dei cereali: presso i campi del Crea ingegneria e trasformazioni agroalimentari a Montelibretti (Roma) ne saranno sperimentati di innovativi, meno esigenti in termini di risorse, basati sulla biodiversità, più resilienti ai vincoli ambientali e all’imprevedibilità dei cambiamenti climatici.

Tante le storie di sostenibilità raccontate. Si parte dai territori, dove esperti e stakeholder sono impegnati in “prove tecniche” come in Basilicata e in Sardegna – in cui si lavora al recupero delle aree marginali – o nel Chianti – con il biodistretto – o nel parco dei Castelli Romani, dove il vino prodotto sarà riconoscibile per l’approccio green, o il “dispositivo sperimentale di lungo termine”,  realizzato nella sede Crea Orticoltura e Florovivaismo di Monsampolo, per studiare da oltre 20 anni le colture orticole biologiche. E di contributo del biologico alla sostenibilità ci parlerà anche il sottosegretario Mipaaf Francesco Battistoni per Creaincontra.

 Anche le filiere produttive possono dare un contributo importante, da quelle inconsuete e in crescita, come i bachi da seta  e i fiori eduli, a quelle esistenti migliorate – dalla pera Igp del Mantovano alla rucola e al pomodoro – fino a quelle integrate nell’ottica di una circolarità che riduca gli scarti: come nel progetto Susincer, in cui dagli scarti agroindustriali delle patate si intende ottenere una biopellicola per la protezione delle colture cerealicole.

 Anche gli animali svolgono un ruolo proattivo:   dalla capacità dei mitili di acquacoltura di sequestrare il carbonio, alla vespa samurai che contrasta il flagello della cimice asiatica, alla filiera bufalina e all’allevamento bovino per la produzione della carne grass fed al pascolo in uliveto, in cui azienda agricola, natura e ricerca, integrandosi tra loro, hanno prodotto dati molto interessanti.

In questa direzione, anche i consumatori sono chiamati a scelte “diverse”, perché – come ci spiega e ci dimostra, menù alla mano – il Crea Alimenti e Nutrizione una dieta sostenibile è possibile, ripensando completamente il cibo, il modo di produrlo e di raccontarlo, come sta iniziando a fare il sustainable food design di cui il Centro ha creato e coordina il primo hub nazionale.

Ed è in città, dove vive ormai la maggior parte dei consumatori,  che occorre saper gestire e custodire il verde urbano e le foreste urbane , affinché resti inalterato il loro capitale di biodiversità e sostenibilità di cui noi tutti usufruiamo.

Per finire le consuete rubriche di Creafuturo: nel podcast si parlerà di sostenibilità del suolo, da cui tutto ha inizio, così come in “Crea per la scuola”, con la prima webfiction ad esso dedicata che abbiamo realizzato con i ragazzi dell’Istituto Agrario E. Sereni: una avventura di formazione scientifica ed umana che merita di essere vista. In “Chiedilo al Crea” abbiamo risposto ad un quesito di grande attualità sull’agrifotovoltaico, mentre in “Presi nella rete” è stato tracciato l’identikit dell’azienda agricola sostenibile. Infine, “Dal Crea con sentiment(o)”  evidenzia come le persone abbiano voglia di essere sostenibili e di agire, in senso prima di tutto ambientale, che diventa poi anche economico e sociale.

Fonte: Creafuturo

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