07 maggio 2015

Crisi Auchan. Sciopero nazionale il 9 maggio, ma a Cesano Boscone non si chiude

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Il 9 maggio sarà muro contro muro. Sempre che non ci siano improvvisi ripensamenti dell’ultimo momento o segnali di distensione da parte di Auchan, sarà sciopero. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil non indietreggiano sostenendo che la multinazionale francese ha avviato una procedura di licenziamento per 1426 lavoratori in tutta Italia e la disdetta della contrattazione integrativa aziendale. Secondo le organizzazioni sindacali il prezzo della crisi viene scaricato solo sui dipendenti: licenziamenti a pioggia che colpiscono tutti gli permercati della penisola, nel Mezzogiorno (circa 700) così come nel Nord Italia.

E a proposito di Nord Italia sembra invece giungere una notizia positiva su uno dei tanti fronti caldi della vicenda Auchan. Dopo l’annuncio della chiusura del Centro Commerciale di Cesano Boscone a fine luglio, all’interno del quale è presente un ipermercato con quasi 200 dipendenti, a causa delle perdite finanziarie (circa 16 milioni di euro negli ultimi 3 anni) e del mancato accordo sui costi di locazione con i proprietari della struttura, sembra esserci, invece, un finale positivo. Secondo quanto comunica in una nota la stessa Auchan, il dialogo è ripreso con un accordo che consentirebbe “la prosecuzione e il rilancio delle attività”. Per quanto riguarda la forza lavoro interna “gran parte” dovrebbe essere salvaguardata.

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