03 dicembre 2020

Crisi clementine: interviene Coop Italia

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Un prezzo di acquisto giusto in grado di coprire i costi di gestione e la disponibilità a dare visibilità in reparto ai frutti più piccoli ma ugualmente gustosi. Ecco in sintesi l'operazione straordinaria messa in atto da Coop Italia per fronteggiare la crisi del comparto delle clementine calabresi.

Dal 2 dicembre e per una settimana negli oltre 1.100 punti di vendita Coop le clementine saranno promosse, garantendo un giusto prezzo di acquisto ai produttori e un prezzo al consumatore di 0,90 euro il chilo. “E' un cerotto su una ferita che ha bisogno di un intervento più serio. Insomma, diciamo che facciamo da Pronto Soccorso ma manca il reparto”, sintetizza Claudio Mazzini, responsabile commerciale Freschissimi della catena distributiva.

I problemi li conosciamo, purtroppo. “Il comparto è poco aggregato, il calendario varietale troppo concentrato, ci sono troppi attori che fanno lo stesso mestiere – aggiunge il manager di Coop Italia – In poche parole, il comparto soffre degli stessi mali patiti dalle arance 20 anni fa. In più, a complicare le cose è arrivata la siccità, estiva e autunnale, che ha determinato una maggiore incidenza di clementine di piccolo calibro”.

“Purtroppo – aggiunge Mazzini – si tratta di una crisi annunciata e forse si poteva intervenire prima anche con l'Oi Ortofrutta Italia. In questo momento, come distribuzione, stiamo dimostrando la volontà di fare funzionare l'interprofessione, visto che diamo un contributo importante per le Campagne di comunicazione”.

“Non è la prima volta che ci muoviamo a fronte di crisi di determinati comparti ortofrutticoli – conclude Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia – Lo abbiamo fatto in passato per il pomodoro pachino o, uscendo dall'ortofrutta, per il pecorino sardo venendo incontro ai produttori. Vogliamo essere a fianco degli agricoltori italiani anche in questo caso, consapevoli che da soli non risolveremo i loro problemi ma che comunque quando è necessario siamo disponibili a fare la nostra parte, confidando anche nella risposta dei nostri soci e consumatori. Una informazione chiara sui problemi che un comparto produttivo può avere è già parte della soluzione al problema perché attiva consapevolezza”.

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