01 agosto 2017

Cross merchandising nel reparto ortofrutta

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Non è una novità, ma quando si entra in un reparto ortofrutta della grande distribuzione piccoli ma fondamentali dettagli possono, magari in determinati periodi dell’anno, fare la differenza. Tra questi anche l’applicazione di tecniche di cross merchandising in modo non sporadico ma ben studiato e diffusi su tutto il perimetro di vendita. È quello che ci è capitato di osservare recentemente in un punto vendita Iper la grande i (Gruppo Finiper) di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara.

Praticamente lungo tutti i lati del reparto ortofrutta di questo interessante punto vendita abruzzese – anche qui, come in molti altri negozi della stessa insegna presenti altrove l’area dei freschi e freschissimi rappresenta sicuramente un fiore all’occhiello degno di nota – l’oggettistica in vendita legata a determinati prodotti è un tratto distintivo che non passa inosservato.

Non solo cross selling con altri prodotti – ad esempio gli snack di mela vicino alle mele – ma anche cross merchandising ben orchestrato: colpisce sicuramente l’Amuchina vicino agli ortaggi con dispenser e comunicazione studiata ad hoc, non tanto perché non sia centrato l’accostameno – anzi, esattamente il contrario – quanto perché è un’operazione partita da poco tempo e che, quindi, desta inizialmente un certo stupore quando la si osserva per la prima volta.

Poi spazio a tutta l’infinita oggettistica presente sul mercato e che serve per tagliare, intagliare, spremere, rompere e via discorrendo tutte le infinite referenze che popolano il reparto ortofrutta. Oggetti che, quando presenti nell’assortimento di un supermercato, spesso sono confinati in scaffali di reparti non tra i più frequentati e visibili. Accostare per funzionalità d'uso, più che sempre e solo per fisse categorie merceologiche è una mossa molto più intelligente e utile di quanto si possa credere. Anche nel reparto ortofrutta.

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