“La vicepresidenza italiana della Commissione Europea, oltre che motivo di orgoglio per il Paese, rappresenterebbe una sponda di grande rilevanza per portare avanti le istanze del Primario comunitario e nazionale, vista anche la specifica delega al coordinamento delle politiche agricole e agroalimentari che dovrebbe essere assegnata a Raffaele Fitto, designato quale vicepresidente dell’esecutivo Ue e commissario alle politiche di Coesione e alle Riforme”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, ad avviso del quale “è importante fare squadra e lavorare per assicurare a Fitto il consenso dell’Europarlamento, in modo da essere formalmente nominato dal Consiglio Ue”.
“Semplificazione, sburocratizzazione e flessibilità sono state le condivisibili parole chiave al centro dell’audizione del commissario designato, che conosciamo bene per il suo pragmatismo e per la sua grande diplomazia, dimostrata non da ultimo in veste di ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr", prosegue il presidente esprimendo “apprezzamento per i passaggi dell’audizione legati alla necessità di promuovere lo sviluppo delle aree rurali e mettere in campo misure a favore dei giovani”.
“Riteniamo che tali positivi intenti, se messi in pratica, potranno essere dirimenti per il futuro dell’agricoltura nazionale, anche grazie all’unione delle deleghe tra l’agricoltura e l’alimentazione, che speriamo possa contribuire a ingenerare un forte cambio di passo nelle politiche agricole europee, tenendo sempre in debita evidenza la primaria funzione di produzione di cibo svolta dal comparto agricolo”, conclude Battista.
Cia, agire rapidamente per evitare stallo
"Bisogna evitare che la Commissione Ue entri in uno stallo pericoloso a causa delle mancate nomine già designate - commenta Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui è opportuno non perdere tempo e permettere al nuovo esecutivo europeo di cominciare a lavorare - Per Cia, l’incarico assegnato all’italiano Raffaele Fitto sarebbe un’opportunità per affrontare i dossier aperti del nostro Paese, perché le sue deleghe interesserebbero temi cari agli agricoltori, a partire da aree interne, pesca e settore primario".
Fonte: Copagri - Cia