22 marzo 2024

Da Vivai Salvi Prolab, il laboratorio delle piante del futuro

78

Piante resistenti alla crescente siccità, alle sempre più infide “malattie”,  ma pure “progettate” per agevolare la meccanizzazione e robotizzazione  così da ridurre la necessità di manodopera. Sono i frutti, per la precisione le piante,  coltivati nel laboratorio di micropropagazione  iper tecnologico anzi il Prolab di Salvi Vivai.

Oggi  il taglio del nastro  alla presenza di centinaia di ospiti che hanno potuto approfondire gli scenari dell’agricoltura 4.0 dove ci sono sempre più camici bianchi e gli stessi contadini lavorano obbligatoriamente con la tecnologia. Siamo a Lagosanto, in provincia di Ferrara, zona di terre molto fertili dove la famiglia Salvi ha generato, curato e sviluppato un’azienda che da lavoro a 700 persone, il paese ha 5mila residenti, lavora ed esporta all’estero. Un faro e un modello per la zona (e non solo)  dove non mancano le criticità evidenziate oggi da qualche trattore all’ingresso,  agricoltori pronti a contestare (pensavano arrivasse)  il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida.

Cinque milioni di piantine

Con Prolab Salvi Vivai mira a rappresentare un punto di riferimento nel campo della micropropagazione, basta guardare i numeri ovvero una capacità produttiva prevista di cinque milioni di piantine. Luca Pigaiani, direttore operativo  oltre che ripercorre una biografia umana con la famiglia Salvi molto ricca e stimolante ha sottolineato la sostenibilità di questa innovazione: “Quello che abbiamo fatto è dare una macchina a bassissimo impatto ambientale per permettere ai ricercatori di lavorare al meglio”.

Tanti giovani, da ogni parte d’Italia, che lavorano con le provette. Tante le sfide a iniziare dal cercare di superare i problemi che hanno vissuto e stanno vivendo alcune colture come i kiwi. Il laboratorio, infatti, è partito con la produzione di piante di kiwi e portinnesti di ciliegio, ma si sta lavorando molto anche sui piccoli frutti.

Scenografia d’impatto nella presentazione del  nuovo impianto.  Al centro della scena, ma tanto spazio ai collaboratori, Silvia Salvi, titolare di Salvi Vivai e anima del progetto. “L’inaugurazione di Prolab Salvi Vivai è il culmine di un sogno, frutto di un incessante impegno nella ricerca e nello sviluppo. Dopo oltre cinquant’anni di esperienza nel settore del vivaismo sentivamo l’esigenza di un ampliamento. Dalla nostra abbiamo il know-how agronomico, tecnico e logistico e una conoscenza approfondita delle esigenze del mercato: combinando queste competenze con l’attitudine all’innovazione”.

Gli interventi: da Kirton di Zespri a Palella  di Citrus

Taglio del nastro, festa ma prima le riflessioni scientifiche. Il primo intervento  è stato quello di Nick Kirton, executive officer supply di Zespri, ha fornito uno  spunto sulle partnership vincenti ricordando come “una forte collaborazione permetta a tutti gli attori di crescere virtuosamente e molto più rapidamente”.  

Marianna Palella, Ceo di Citrus l’Orto italiano, ha sottolineato: “Il termine ricambio generazionale forse non è corretto, perché il passato è un valore imprescindibile: la necessità ad oggi è quella di trovare una convergenza valoriale per creare un dialogo generazionale che porti a nuove idee e nuovi visioni condivise”.

L’importanza dell’Europa con De Castro

L’eurodeputato, Paolo De Castro ha evidenziato l’importanza del connubio tra giovani e innovazione, sottolineando quali siano le politiche che l’Europa promulga per sostenere i giovani agricoltori. Ha inoltre ricordato che l’Italia ha molte eccellenze prodotte sul suo territorio: “la qualità è parte intrinseca delle nostre produzioni italiane, ma è importante anche la solidità della capacità logistiche che deve supportare il nostro mercato. Fare squadra, in questo senso, è d’obbligo”.

La direttrice di MarkUp, Cristina Lazzati, ha intervistato Silvia Salvi e presentato i protagonisti di questa innovazione  con interviste dedicate.

Sul palco anche il direttore commerciale Andrea Bagnolini che ha scattato la fotografia di un mondo in continua evoluzione.  “In un contesto così aleatorio come il nostro il nostro plus, oggi, risiede nella capacità di rispondere con agilità alle richieste del mercato che sono sempre in evoluzione. Con il nostro laboratorio assicuriamo il valore della sicurezza di un processo che parte dall’origine della pianta al frutto sulla tavola del consumatore”.

Infine, Francesca Balducci, responsabile di Prolab, e Chiara Convertino, responsabile delle serre di ambientamento, hanno raccontato il quotidiano lavoro all’interno del laboratorio e hanno messo in luce come il laboratorio si ponga come un attrattore per giovani talenti nel settore.

Gran finale con visita guidata virtuale condotta da Nicola Zagari – responsabile Prolab- che ha accompagnato gli ospiti all’interno della nuova struttura mostrandone caratteristiche e peculiarità. Paolo Calvano, assessore al Bilancio dell’Emilia-Romagna, ha sottolineato quanto la Regione si stia adoperando sui temi già affrontati  dalla Salvi Vivai.

Potrebbe interessarti anche