Nei mercati all'ingrosso l'anguria tradizionale la spunta sul formato medio e c'è attenzione per le baby. Il prezzo non è sostenuto: la media ruota intorno ai 0,30/0,50 euro il chilo. Il pomodoro a grappolo italiano registra ancora la concorrenza del prodotto olandese con oscillazione di prezzo da 0,90 a 1,50 euro il kg e fino ai 2 euro per il prodotto extra.
A Brescia più richiesta per l'anguria tradizionale
Luca Feroldi operatore del mercato di Brescia, dove lavora per la ditta Gardafrutta ma è molto conosciuto anche per la sua attività social, scatta la fotografia delle dinamiche di mercato per myfruit.it.
Partiamo dalle angurie: “Nel nostro mercato all’ingrosso la tendenza prevalente non è quella del formato midi, vanno soprattutto i cocomeri tradizionali, tipo Sentinel con colore rosso e semi, in bins - spiega Feroldi - Quest’anno rileviamo una maggiore richiesta per l'anguria più piccola: la baby. Il formato medio è fermo, probabilmente per una questione di prezzo rispetto alla Gdo".
"Sulle tradizionali noi giochiamo la carta della maggiore varietà. Abbiamo sia il prodotto extra che arriva a 1,70 euro il kg per scendere fino a quello di minore qualità da 0,20 a 0,50 euro il chilo. L'anguria baby quota da 1,10 a 1,20 euro il chilo”.
Lenti i meloni, ampia forbice di prezzo
I meloni? “Non c’è grande movimento. Sono un po’ lenti nella vendita. Quelli di media e buona qualità quotano da 1,20 a 1,50 euro, il melone super dai 2,40 ai 3 euro e poi quelli di qualità minore da 0,70 a 0,90 euro. Ci sono diverse origini, con una buona presenza del prodotto mantovano”.
Chiudiamo da Brescia con uva e pomodori: “La prima, con prodotto pugliese, al momento è abbastanza ferma, i secondi vedono una grande richiesta soprattutto del Cuore di Bue nelle sue diverse declinazioni e origini con dei prezzi buoni: dai 3 ai 5 euro il chilo”.
Bmti registra prezzi delle angurie in calo rispetto all'estate scorsa
La Borsa della spesa di Bmti e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit conferma la possibilità di acquistare angurie a basso prezzo: i prezzi all’ingrosso vanno da 0,30 a 0,50 euro il kg, in calo rispetto ad un anno fa grazie all’ampia disponibilità.
L'uva Vittoria quota 2,50 euro il kg, la senza semi tocca i 3
Entrata nel vivo la produzione dell’uva da tavola che, secondo Bmti, presenta "buoni quantitativi e prezzi convenienti". Vediamo le quotazioni: "L'uva bianca Vittoria si registra un prezzo medio intorno ai 2,50 euro/kg mentre vanno da 2,50 a 3,00 euro il kg i prezzi dell’uva senza semi".
Pesche e nettarine da 1,20 a 2 euro il kg
Bene la qualità di pesche e le nettarine. "I grandi quantitativi che presentano, inoltre, continuano a tenere i prezzi bassi. A seconda dei calibri, infatti, vanno da 1,20 a 2 euro il kg. Regolari i prezzi delle susine da 1,30 a 1,50 euro il chilo. Nonostante il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna non hanno subito danni e sono abbondanti".
Le quotazioni degli ortaggi
Per quanto riguarda gli ortaggi, sempre secondo le rilevazioni di Bmti: "Continuano ad essere molti e decisamente convenienti i pomodori, soprattutto quelli piccoli, nonostante la siccità che sta colpendo la Sicilia, principale zona di produzione. Alle varietà già presenti, tra cui il Ciliegino, con prezzi da 1,70 a 2,00 euro/kg e il Datterino, intorno ai 2,30 euro il kg, si stanno aggiungendo le varietà dei pomodori verdi, come Cuori di bue e i tondi lisci, con prezzi in calo che vanno da 1,30 a 1,50 euro il chilo".
Dai mercati si registra ancora la concorrenza del pomodoro a grappolo olandese con oscillazione di prezzo da 0,90 a 1,50 euro il kg e fino ai 2 euro per il prodotto extra.
Melanzane a 1 euro, forte calo del radicchio
Continuiamo con Bmti che sottolinea come sono "salve dal forte caldo le melanzane per le quali si rilevano prezzi che vanno da 1 a 1,20 euro il chilo. Tra i prodotti consigliati il radicchio che, nell’ultimo mese, ha subito un ribasso notevole del prezzo, passando dai 4 euro il kg di giugno a prezzi che vanno da 1,70 a 2 euro per la varietà lunga precoce e da 1,50 a 1,70 euro il kg per il tondo rosso".
"Un calo da attribuirsi all’arrivo delle produzioni del centro Italia, in particolare quella abruzzese, che hanno preso il posto della produzione veneta, colpita il mese scorso dal maltempo".
Listino agrumi: arance Valencia Egitto (0,70) Grecia e Sudafrica (1,10)
Non si rinuncia al succo d’arancia d’estate. E’ tempo di prodotti dall’emisfero sud. Le arance dal Sudafrica, varietà Navel Late che raggiungono buone quotazioni. A Firenze: 1.10/1,40 euro il chilo.
Più origini per la Valencia Late da Egitto, Grecia e Sudafrica. Le quotazioni da alcuni mercati: Bergamo (Egitto 0,70 il kg; Grecia 1,15; Sudafrica 1,25); Bologna (Egitto 0,70; Grecia 1,20); Rimini (Egitto 0,80; Grecia 1,20); Verona (Egitto 0,70; Grecia 1,10, Sudafrica 1,10).
Anche i limoni dal Sudafrica
Anche per il limone bisogna andare lontano. Si vola sempre in Sudafrica con la varietà Eureka che quota in media 1,25/1,50 euro il chilo. C’è anche la varietà Verna dalla Spagna da 1,10 a 1,40 euro il chilo.
Le quotazioni in alcuni siti: Napoli (1,25), Rimini (1,50), Bologna (1,30), Verona (1,15). Il Verdello da 1,30 a 1,50. Lo Sfusato Costa d’Amalfi Igp supera i 2 euro il chilo. I pompelmi rosa sono soprattutto di origine sudafricana è quotano in media 1,20/1,50 euro il chilo.
Il listino esotico: avocado da 4 a 5 euro
L’avocado dal Perù, varietà Hass, si stabilizza sulla forbice di prezzo che va dai 4 ai 5 euro il chilo. A Cagliari è presente anche l’origine israeliana che può arrivare a quotare 8 euro il chilo. Quota un po’ meno, anche sui 3 euro il kg, la varietà importata dal Sudafrica.
L’ananas gold con il formato sei pezzi e prodotto dalla Costa Rica vede queste quotazioni: Bologna (1,50; 2 euro il kg con maturazione in pianta), Firenze (1,25; 1,90 euro il kg con maturazione in pianta). Salgono le quotazioni per il sette pezzi: siamo sui 3,40/4 euro euro il chilo.
Mango, papaya e lime dal Brasile
Al mango brasiliano si sono associati da tempo quelli peruviani e messicani. Le quotazioni per il monostrato da otto pezzi via aerea presentano una forbice molto ampia dai 3 ai 4 euro il kg ma i prezzi possono arrivare a superare 7 euro per il prodotto via aerea. Il frutto della passione è colombiano con le quotazioni dai 5 ai 7 euro il chilo. La papaya è di origine brasiliana con una media sui 4 euro il chilo. Brasiliano anche il lime a più strati con quotazioni che superano in media i 3 euro il chilo.